Gela, Il Santuario di Maria SS. Dell’Alemanna continua ad essere dimenticato.


A Gela città del golfo dopo un’estate torrida è l’otto settembre 2010 a sancire il ricordo di un ritrovamento che ha rappresentato la pietra miliare del processo di fede che ha avvicinato nei secoli i fedeli alla sua patrona, Maria S.S.dell’Alemanna. Una storia irta di miracoli che ricorda il ritrovamento dell’Icona della stessa Madonna avvenuto nel 1450 ad opera di un contadino. Un’icona che forse proveniente dalla stessa Gerusalemme inizia il suo iter storico nel IX secolo quando Gela (Eraclea)era ancora sotto il dominio dei Saraceni e già si parlava di una piccola sede di culto pagano posta in area di campagna(Feudo Margi) che nel 1199 fu elevata alla luce cristiana dai cavalieri teutonici, ordine infermieristico Alemanno proveniente dalle crociate,è proprio in questa sede che fu eretta una piccola chiesetta nel 1190 da Papa Celestino III ,che sotto l'adozione di Federico II riuscì a Gela a fiorire assieme all’annesso ospedale, fregiando a memoria religiosa l'altare maggiore con una venerabile effige di Madonna con Bambino ,di classica natura bizantina, “Maria S.S dell'Alemanna”. Gli eventi e le guerre incalzanti del tempo obbligarono però i cavalieri teutonici a nascondere l'effige, intorno al XIV o al XV secolo. Sede del nascondiglio l'altare maggiore ad un metro di profondità ,per evitare la profanazione da parte dei pirati. Ma il disegno divino legato all'icona restituì la sacra immagine nel 1450 quando il solco di un aratro fece ricomparire l'effige della Madonna. Una data significativa quella del 1450 che ha portato Maria SS dell'Alemanna a proteggere la città di Gela da terremoti e siccità attraverso un percorso di fede popolare e di amore cristiano che ancora oggi è palesemente manifesto attraverso numerosi miracoli nascosti che rimangono nei cuori di molti fedeli. Oggi nella sede dove fù ritrovata l'effigie sorge un santuario nato proprio dai ruderi della vecchia chiesetta dei cavalieri teutonici ed edificato nel 1979 ad opera di un’associazione e di cui il 15 settembre 2010 ricorre il 25° anniversario della sua apertura . Un evento di notevole entità che però viene sistematicamente dimenticato dalle istituzioni religiose e civili che nell’ultimo periodo continuano a disattendere l’importanza del santuario come sede del ritrovamento dell’icona di Maria SS dell’Alemanna e zona sacra per eccellenza. Forse un disegno contorto misto di religione e di interessi personalistici che sopravalicano la realtà e la volontà dei fedeli che proprio nel giorno della festa mariana dell’otto settembre hanno voluto dare merito al sito accalcandosi in centinaia nella gradinata antistante il santuario per dare servile gratitudine alla madonna per i tanti piccoli miracoli ricevuti. La volontà e le scelte degli uomini purtroppo sono sovrane e i fedeli oggi sperano nell’ennesino miracolo di Maria SS dell’Alemanna che con la sua divina provvidenza dovrà agire sugli animi di chi non ha voluto ad oggi sviluppare il suo santuario.
Maurizio Cirignotta

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