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Visualizzazione dei post da gennaio, 2016

La depressione, è la malattia più diffusa al mondo

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La depressione secondo quanto indicato dall’OMS è una delle malattie mentali più diffuse al mondo     i dati forniti per il 2015 sono preoccupanti, le persone affette da tale patologia sono 350 milioni. Una malattia che nelle varie forme quali: la depressione clinica, depressione maggiore, depressione endogena, depressione unipolare, disturbo unipolare e depressione ricorrente che si può manifestare in maniera devastante portando molte volte al suicidio il soggetto affetto da tale patologia. Uno dei dati che ci indica la gravità del problema è dato dal milione di persone affetti da tale malattia che sceglie ogni anno di togliersi la vita in seguito ad un processo legato molte volte a risvolti umani e sociali che agiscono in maniera subdola ed incalzante nella mente umana. Tutto questo è dovuto al fatto che molti pazienti non si curano e non sanno di avere la malattia, questo è il dato che emerge dalla conferenza internazionale “Depression State of   The Art 2016” della Pontifici

Marijuana legale negli Usa provoca un calo dei guadagni dei cartelli della droga

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La notizia rimbalza da oltre oceano ,dove alcuni Stati USA hanno deciso di rendere legale l’uso della Marijuana. Una scelta che ha rappresentato l’apertura di un nuovo settore industriale   negli Usa dove solo nel 2014 si è avuto un rimbalzo del 74% con una cifra di 2,7 milioni di dollari. Una linea di programma statale che provoca una controtendenza negativa per i cartelli della droga del Sud America che perdono svariati milioni di dollari. Tra gli stati traino nella scelta di liberalizzare la Marijuana troviamo il Colorado che ha depenalizzato l’uso da due anni. Si riducono anche le azioni di confisca lungo il confine con il Messico dove si è passati dalle 2430 tonnellate del 2014 alle 1538 nel 2015. Si è anche ridotto il costo di smantellamento dei campi di produzione del 50%. Il prezzo della Marijuana che aveva raggiunto i 100 dollari e crollato verso i 30 dollari attuali. L’influenza della liberalizzazione sta influenzando sia i guadagni del Cartello ma anche gli agricoltori

In ricordo dell’Olocausto e alla speculare follia dell’ISIS

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A distanza di 71 anni oggi 27 di gennaio 2014 ricorre il ricordo di una memoria collegata all’odio razziale ed alla piaga   più grave che l’uomo ha saputo produrre ‘’l’olocausto’’. L’apertura dei cancelli di Auschwitz nel 1945 ha rappresentato il monito per le generazioni future. Oggi l’odio religioso e di potere   che affligge il nostro tempo ripercuote come un lampo di memoria la realtà dell’estremismo islamico. L’olocausto ha prodotto circa 6 milioni i morti ed i giorni più bui della storia del XXI secolo. Un’idea frutto di una follia delirante legata al nazismo di   Hitler che vide negli ebrei il nemico economico che poteva distruggerlo. L’odio antisemita si alimentò per colpa di un fanatico   Julius Streicher che favorì all’interno di un’idea   collettiva nazista la rivista Der Stùrmer che aprì la strada verso l’odio razziale e l’inizio della Shoah. Sei anni di sacrifici umani , quelli che vanno dal 1939 al 1945 quando si attuò quella che fu identificata coma la   “soluzion