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Visualizzazione dei post da settembre, 2012

Italia, lo scandalo dei finanziamento ai partiti

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Dopo i fatti della regione Lazio si ripropone in Italia il grande business del finanziamento ai partiti che ancora oggi viene sancito dalla costitutzione italiana all'art.lo 49 e che oltre a favorire la libera associazione dei cittadini declina lo stato al pagamento di una quota parte di proventi in riferimento ai risultati elettorali. Un finanziamento che da sempre è stato mal digerito dai cittadini che nel 1993 con un referendum abrogarono la norma. Una storia scandalosa, introdotta dallo stesso parlamento eletto democraticamente dai cittadini fin dal 1974 con la legge Piccoli n. 195/1974 che introdusse i finanziamenti pubblici ai patititi in Italia, una specie di sostegno alla politica Italiana. Nel 1980 la legge 659/1981 , invece, raddoppiò il finanziamento ai partiti con la clausola di presentare rendiconti finanziari senza reali controlli, solo in fiducia. Nell'Aprile del 1993 arriva il referendum abrogativo al finanziamento ai partiti promosso dai radicali dove 36 8

Italia, Corruzione + 68% nel primo semestre 2012

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Dopo i fatti della Regione Lazio nessuno in Italia può nascondere,la chiara diffidenza verso i nostri amministratori sia a livello locale che nazionale. Ma a dare consistenza al fatto che non sono solo dicerie di palazzo, sono alcuni dati che provengono da uno studio di Krls Network of Business Ethics, per conto dell’associazione contribuenti Italiani che ha rilevato dei dati che ci pongono al primo posto in Europa per corruzione. Nei primi sei mesi del 2012 abbiamo raggiunto il + 68% rispetto al semestre del 2011 , il giro di affari si aggira intorno ai 62 Miliardi di Euro. Nella speciale classifica dopo l'Italia troviamo Bulgaria con +66%, la Romania con +62%, l'Ungheria con + 55%, la Polonia con +51%, la Slovenia con +46%, il Portogallo con +43%, la Spagna con + 42%, Cipro con +39% e l'Estonia con + 38%. Fanalino di coda la Francia con + 12%, l'Austria con + 12%, la Germania con +10%, il Lussemburgo con + 8%, l'Olanda con +5%, la Norvegia con +1%, la Svezia co

Gela, bambini di Manfria non possono andare a scuola!!

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L’allarme è stato lanciato da molte famiglie che vivono nella Frazione di Manfria, tutto l’anno. Iniziata la scuola, uno dei problemi da risolvere, quello di accompagnare i bambini o dare un servizio gratuito sicuro alle famiglie. Manfria, infatti, dista dalla centralità cittadina circa 10 Km. Unico servizio pubblico ,utile, viene svolto dalla ditta Pintaudi di Gela, su concessione regionale. I fondi di sostegno per le attività pubbliche vengono forniti in parte dalla regione siciliana e dal comune di Gela. Riguardo il capitolo Bambini fino a 16 anni è l’assessorato locale alla pubblica istruzione ad elargire somme per alleviare il disagio delle famiglie. Ogni anno secondo le dichiarazioni delle mamme questo problema si ripropone puntualmente per mancata programmazione del locale assessorato alla pubblica istruzione. Il disagio odierno consiste nel notevole onere caratterizzato dal prezzo del biglietto che per i Bambini è di 2,20 euro per la tratta in andata e 2,20 euro per il rit

Italia,pensioni facili per gli extracomunitari

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Lo stato chiede grandi sacrifici agli Italiani per uscire dalla crisi delle banche ,ma concede vitalizi collegati ai ricongiungimenti familiari di extracomunitari. In una società in cui tutti credono di avere pari diritti pensionistici esistono sempre i furbetti. “E io pago” direbbe il buon Totò , visto che l’Italia da una parte chiede sacrifici ma dall’altra fa concessioni gratuite. Gli extracomunitari, infatti, con carta di soggiorno in regola , residenti in Italia da almeno 10 anni possono fare richiesta di ricongiungimento familiare e permettere l'arrivo in Italia di genitori parenti ed anziani. Una volta arrivati ed ottenuto il permesso , l’Inps eroga a queste persone un assegno sociale di 5.577 euro pari a 13 mensilità di 429 euro. Si premette che gli stessi non hanno mai pagato una lira di contribuzione pensionistica in Italia. Una platea di possibili beneficiari che solo in Emilia Romagna si aggira intorno a 1944 persone. Si aggiungono tutti coloro che hanno raggiunto i

Italia, la povertà si tocca con mano: ritorna il prestito su pegno

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La crisi economica e sociale che stà colpendo l'Italia comincia a toccarsi con mano. Un indice importante è rappresentato dal ritorno di alcune forme di prestito che da anni sembrava abbandonato, “il prestito su pegno”. Una forma attuale di ottenere una liquidità in denaro che ripercorre secoli di storia. Le famiglie in cambio di denaro pongono a pegno (gioielli, orologi argenteria ecc.) con la possibilità di riscatto in cambio di un piccolo interesse. Una pratica che si stà sempre più diffondendo il credit crunch da parte delle banche. Le operazioni segnalate dalla banca d'Italia sono circa 30 mila in un solo mese, unprocesso che mette i compro oro in secondo piano perchè volendo si può riavere il bene posto a pegno. Il funzionamento del credito a pegno viene regolarizzato dal codice civile (art. 2784 e seguenti) e consiste nel consegnare un oggetto in cambio di denaro. Vengono impegnati maggiormente oggetti di valore ma alcune banche accettano anche quadri ,tappeti e pellicc

La Sicilia e la sua autonomia monetaria: “Art.lo 40 dello statuto

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La crisi economica dei poveri cittadini siciliani rilancia nel contesto europeo la sua proposta di autonomia monetaria. Le notizie che in parallelo arrivano dall’Inghilterra sono confortanti,infatti, proprio oggi sono nate a Bristol le Bristol Pounds. La sterlina di Bristol, così viene chiamata , ha già avuto moltissime adesioni. La moneta complementare può essere scambiata da commercianti, aziende,tra queste anche supermercati generi alimentari, caffè tutto quello che può essere considerato utile per la vita di ogni giorno. La moneta locale ha degli aspetti innovativi che la pongono come mezzo utile per pagare ,le tasse locali. I “bristol pounds” possono essere anche convertiti in sterline con una commissione del 3%. Molti dipendenti comunali riceveranno parte dello stipendio nella nuova moneta e potranno utilizzarla per acquisti on line o per gli sms alla pari di molti paesi africani. In poco tempo si creerà un circolo vizioso che darà impulso all’economia locale in quanto lo stesso

Paternità Politiche da campagna elettorale sulla Radioterapia di Gela: “alcune verità”

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In campagna elettorale si è capaci di dire di tutto, ma quello che possiamo vedere in questi giorni nei cartelloni Pubblicitari dell’On. Miguel Donegani, riguardo la radioterapia di Gela ,travalica ogni senso di giustizia e butta alle ortiche il lavoro di tanti cittadini. Si crede opportuno,quindi, visti tali atteggiamenti validare una realtà ben diversa che parte nel lontano 2006 ,quando per la prima volta in considerazione del grave stato di salute della città Maurizio Cirignotta e Crocifisso Moscato di sono incatenati a Palermo, davanti all’assessorato alla Sanità, un momento difficile che ha visto aprire le porte verso un percorso che avrebbe portato nel 2007 al finanziamento della Radioterapia. L’allora Assessore la Galla si fece egli stesso promotore di un aiuto concreto per Gela e ci fece da sponda in quell’occasione anche l’On Pagano(PDL). La Radioterapia a Gela non sarebbe mai potuta nascere perché nell’ambito dei finanziamenti per l’innovazione tecnologica ex art. 20 L.67/88

Italia, “New co” straniere: + 135 %

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Nessuno ne parla, ma l’Italia negli ultimi anni stà cambiando il suo substrato economico, costituito dalle piccole e dalle medie imprese. Un fenomeno che l’Associazione Contribuenti Italiani considera allarmante, sono infatti, in netta crescita le società di capitali costituite da cittadini stranieri. Tutta gente pronta ad evadere il fisco Italiano ed i contributi previdenziali. L’indagine condotta dal Centro Studi e Ricerche Sociologiche "Antonella Di Benedetto" di KRLS Network of Business Ethics ,ha rilevato nel periodo che và dal Giugno 2011 al Giugno 2012 il 55,9% delle imprese hanno chiuso per verifica fiscale e poi sono rinate come imprese straniere. Le “New Co” straniere senza reddito sono cresciute del 135,7%, circa 5700 imprese che si raffrontano alla chiusura di 6500 imprese italiane. Sono gli extracomunitari ed alcuni comunitari provenienti dall’est ad essere soci di ditte di facciata che servono a ripulire soggetti già soggetti di reati economici e di evasione