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Visualizzazione dei post da settembre, 2010

In attesa della radioterapia, parte il 1 Ottobre 2010 il servizio navetta per Catania dedicato ai malati oncologici dell’area del Gelese

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Mentre ancora oggi tutti si aspettano che inizino i lavori della Radioterapia di Gela, il cui sito è stato indicato nella zona dello “Spizio Marino” e la cui prima pietra è stata posata in pompa magna il 2 Agosto 2010, il Movimento Polo Oncologico di Gela nell’ambito delle attività dello sportello Emergency Oncology ed in collaborazione con la Croce Azzurra , attiverà a partire dal 1 ottobre 2010 un servizio Navetta con pulmino per Catania. L’attività sarà svolta ogni giorno dal lunedì al venerdì e servirà a ridurre i molti disagi delle famiglie che combattono con il dramma della malattia tumorale e con i cicli di Radioterapia che impegnano quotidianamente i pazienti anche per periodi molto lunghi . Il servizio è gratuito e viene attivato attraverso la compilazione di una scheda informativa che sarà redatta dai volontari dello sportello Emergency Oncology, presso la sede di via Pozzillo n.64 . Tutti coloro che ne abbiano necessità possono anche rivolgersi ai numeri 3280466905 e 3461019

Gela,l’ombra della Mafia sulla radioterapia?

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La Radioterapia di Gela, la cui prima pietra è stata posata il 2 Agosto del 2010 con una grande manifestazione dove è stato presente anche l’Assessore Regionale alla salute Massimo Russo, ritarda ad iniziare i lavori. Giorni su giorni si stanno accumulando alla data fatidica dei 18 mesi, stabiliti dal contratto per la consegna dei lavori chiavi in mano da parte della R.T.I costituita dalla ditta Alì di Catania,Siemens e Nuclital. Tempi che a detta del Direttore Generale dell’ASP 2 Dott. Cantaro dovranno essere rispettati e debbono avere come data di inizio il fatidico 2 agosto 2010. Un’opera quella della radioterapia che viene realizzata ad alto impatto ambientale attraverso un finanziamento collegato all’innovazione tecnologica (legge 67/88 ex art.lo 20) concesso alla regione siciliana dal ministero della salute nel 2008 per una spesa totale di 6.200.000,00 euro. Ritardi che sembrano ad oggi diventare fonte di molti dubbi visto che a Gela oltre ai Tumori esiste anche una soffusa maf

Gela, Il Santuario di Maria SS. Dell’Alemanna continua ad essere dimenticato.

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A Gela città del golfo dopo un’estate torrida è l’otto settembre 2010 a sancire il ricordo di un ritrovamento che ha rappresentato la pietra miliare del processo di fede che ha avvicinato nei secoli i fedeli alla sua patrona, Maria S.S.dell’Alemanna. Una storia irta di miracoli che ricorda il ritrovamento dell’Icona della stessa Madonna avvenuto nel 1450 ad opera di un contadino. Un’icona che forse proveniente dalla stessa Gerusalemme inizia il suo iter storico nel IX secolo quando Gela (Eraclea)era ancora sotto il dominio dei Saraceni e già si parlava di una piccola sede di culto pagano posta in area di campagna(Feudo Margi) che nel 1199 fu elevata alla luce cristiana dai cavalieri teutonici, ordine infermieristico Alemanno proveniente dalle crociate,è proprio in questa sede che fu eretta una piccola chiesetta nel 1190 da Papa Celestino III ,che sotto l'adozione di Federico II riuscì a Gela a fiorire assieme all’annesso ospedale, fregiando a memoria religiosa l'altare maggiore

Gela, La grande sete

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Gela ,città del golfo, ben 80.000 anime ed un primato che si ripercorre ciclicamente e da decenni ,la mancanza di acqua. Una piaga che ancora oggi non si riesce a sedare e butta migliaia di cittadini nel disagio igienico sanitario più profondo. Un sistema di gestione pubblico che si mescola alla gestione privata senza riuscire a dare un servizio adeguato ai cittadini che sono continuamente oberati dalle mega bollette che sistematicamente devono essere pagate e che soffrono ancora oggi la grande sete di un terzo mondo non annunciato ma realmente presente. Un continuo palleggiamento di competenze tra Siciliaque (Gestore regionale) e Caltaqua(Gestore provinciale) e continue rotture sistematiche di un dissalatore(5 modulo bis) quello gestito dell’Eni che ricadono sempre sui cittadini inermi a cui non resta altro che piangere su di un latte versato che ha consegnato ai privati la gestione di un bene comune”l’acqua”. Storie incredibili quelle che sono successe negli ultimi giorni in un quar

Gela,nuova guardia medica

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Nuova guardia medica per la città di Gela , consegnate il 9 settembre 2010 al Direttore Generale dell’Asp 2 dott. Paolo Cantaro da parte del Presidente della Provincia Regionale di Caltanissetta, On. Pino Federico, le chiavi dei nuovi locali della Guardia Medica di Gela. I locali sono ubicati in via Ettore Romagnoli all’interno dell’Istituto Magistrale , la zona è strategicamente vicina all’Ospedale Vittorio Emanuele che quindi potrà essere utilizzato in tempi brevi dai sanitari per eventuali codici gialli o rossi. La precedente ubicazione di “Macchitella” invece verrà chiusa per lavori di ristrutturazione. Un’occasione importane per lo sviluppo territoriale della sanità locale che ad oggi è in attesa dell’inizio dei lavori della Radioterapia, la cui prima pietra è già stata posata dall’Assessore Russo il 2 Agosto 2010. Le critiche mosse in tal senso da alcune fazioni politiche locali sono state sedate dallo stesso direttore generale che ha ammesso : “ Tutte le procedure per l’

Fisco Italiano a due velocità

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Mentre migliaia di Italiani aspettano la riforma Tremonti che dovrebbe ridurre le aliquote Irpef e fare chiarezza sul pianeta fiscale italiano, molte sono le contraddizioni che ancora oggi caratterizzano il paese del ben godi e dei paradisi fiscali personalizzati. Un sistema che possiamo definire a due velocità dove 7 italiani su 10 (fonte Sportello del Contribuente) sono oberati da inviti fiscali da parte del fisco ed al rientro dalle ferie, al contrario di altri che invece operano nel silenzio evadendo anche cifre astronomiche. Una condizione di stress Fiscale del contribuente che in Italia vede una graduatoria regionale che denota in testa a tutte le regioni i residenti della Campania con 4.873 richieste allo sportello, seguiti dall’ Emilia Romagna con 4227,dal Lazio con 3864 e dalla Sicilia con 3312. Situazione opposta invece per l’evasione fiscale che sembra essere diventata un hobby per molti campioni dello sport che in cinque anni hanno sottratto al fisco oltre 5 miliardi di eur