Fisco Italiano a due velocità


Mentre migliaia di Italiani aspettano la riforma Tremonti che dovrebbe ridurre le aliquote Irpef e fare chiarezza sul pianeta fiscale italiano, molte sono le contraddizioni che ancora oggi caratterizzano il paese del ben godi e dei paradisi fiscali personalizzati. Un sistema che possiamo definire a due velocità dove 7 italiani su 10 (fonte Sportello del Contribuente) sono oberati da inviti fiscali da parte del fisco ed al rientro dalle ferie, al contrario di altri che invece operano nel silenzio evadendo anche cifre astronomiche. Una condizione di stress Fiscale del contribuente che in Italia vede una graduatoria regionale che denota in testa a tutte le regioni i residenti della Campania con 4.873 richieste allo sportello, seguiti dall’ Emilia Romagna con 4227,dal Lazio con 3864 e dalla Sicilia con 3312. Situazione opposta invece per l’evasione fiscale che sembra essere diventata un hobby per molti campioni dello sport che in cinque anni hanno sottratto al fisco oltre 5 miliardi di euro. Tra i nomi più noti si ricordano Filippo Pozzati ,Valentino Rossi con oltre 60 milioni di euro,Diego Armando Maradona con 37 milioni di euro,Loris Capirossi con 8 milioni di euro, seguiti nella speciale classifica da Alberto Tomba,Max Biagi,Andrea Gaudenzi,Nicola Larini,Mario Cipollini e Paolo Rossi. Una chiara fotografia di un’Italia che sembra favorire i grandi contribuenti agendo invece in maniera dura sui più poveri. Una maglia a tanti tasselli che vede 10 milioni di italiani guadagnare meno di 6 mila euro l'anno, mentre solo lo 0,7% guadagnerebbe piu' di 100 mila euro. Tragica la situazione delle Societa' di capitale che nel 52% dei casi chiude in perdita e non paga le tasse, mentre un ulteriore 27% dichiara un reddito inferiore a 10 mila euro. Ma a dire la loro sono anche i morti che in 3 casi su 2 si tumulano da soli. Sono infatti le agenzie di pompe funebri ad avere il palmares sull’evasione fiscale, che in Italia ha raggiunto il 50,5 %. Un’evasione che in Europa dopo l’Italia vede la Romania con il 41,6%, la Bulgaria con il 38,3%, l'Estonia con il con 37,4%, la Slovacchia con il 32,4%. Fanalino di coda l'Inghilterra con il 11,9%, il Belgio con il 10,3% e chiude la Svezia con il 7,6%. Continuando nella serie evasiva in Italia i principali evasori risultano essere gli industriali (32%), bancari e assicurativi (28%), seguiti da commercianti (12%), artigiani (11%), professionisti (9%) e lavoratori dipendenti (8%). Tra le regioni nei primi mesi del 2010 ,invece , troviamo la Lombardia, con +10,1%, mentre al secondo e terzo posto spettano rispettivamente al Veneto con + 9,2% e alla Campania +8,0%. A seguire la Valle d'Aosta con +7,3%, il Lazio con +7,1%, la Liguria con +6,3%, l'Emilia Romagna con +6,1%, la Toscana con +5,4%, il Piemonte con +5,2%, le Marche con +5,0%, la Puglia con +4,5%, la Sicilia con +4,5% e l'Umbria con +4,4%. Tante verità che riconducono ad un'unica reale condizione che vede in italia una pressione fiscale a due velocità.

Maurizio Cirignotta

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