Gela,l’ombra della Mafia sulla radioterapia?


La Radioterapia di Gela, la cui prima pietra è stata posata il 2 Agosto del 2010 con una grande manifestazione dove è stato presente anche l’Assessore Regionale alla salute Massimo Russo, ritarda ad iniziare i lavori. Giorni su giorni si stanno accumulando alla data fatidica dei 18 mesi, stabiliti dal contratto per la consegna dei lavori chiavi in mano da parte della R.T.I costituita dalla ditta Alì di Catania,Siemens e Nuclital. Tempi che a detta del Direttore Generale dell’ASP 2 Dott. Cantaro dovranno essere rispettati e debbono avere come data di inizio il fatidico 2 agosto 2010. Un’opera quella della radioterapia che viene realizzata ad alto impatto ambientale attraverso un finanziamento collegato all’innovazione tecnologica (legge 67/88 ex art.lo 20) concesso alla regione siciliana dal ministero della salute nel 2008 per una spesa totale di 6.200.000,00 euro. Ritardi che sembrano ad oggi diventare fonte di molti dubbi visto che a Gela oltre ai Tumori esiste anche una soffusa mafiosità che nell’ambito della sua flebile capacità di infiltrazione in appalti ed altro cerca sempre di essere presente anche attraverso dei prestanome nei grossi appalti dell’area del Gelese. Naturalmente nulla di certo ma sembra che voci di corridoio parlino di una certificazione antimafia che ancora risulti ferma negli uffici della prefettura che dopo ben quattro mesi è in attesa di essere validata e che sembra ipoteticamente interessare anche una delle ditte sub appaltanti della radioterapia di Gela. Cosa ci sia di vero in tutto questo certo nessuno lo sà , i dubbi comunque sono molti ed i ritardi sono reali. Che cosa nostra voglia colpire anche i malati oncologici questo certamente è inimmaginabile,infatti la malattia non ha mai guardato in faccia nessuno e certamente ha colpito anche tante famiglie di “rispettabili”. Il mio appello è quindi anche rivolto alla Mafia ed a tutti coloro che guardano la radioterapia come una fonte di guadagno e non come una fonte di servizi dedicati ai malati oncologici, “lasciate andare” e fate un passo indietro di fronte ad un baluardo che può colpirvi in qualsiasi momento della vostra vita. La malattia tumorale non può essere capita solo quando è troppo tardi o quando ci colpisce inesorabilmente.

Maurizio Cirignotta

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