Sicilia : ” Pronto soccorso” ,grandi aspettative o reali problemi strutturali .

Arriva l’estate con il suo caldo torrido e le tante problematiche sanitarie correlate ad una molteplicità di patologie urgenti e non, che determinano nei cittadini ansie ed aspettative immediate sulla loro risoluzione. Punto d’incontro “ ll pronto soccorso” sede e coagulo delle patologie di tanti cittadini. Una scelta obbligata quando occorre valutare in tempi brevi una possibile diagnosi già prospettata e non risolta con la medicina di base, infatti occorre il supporto di una struttura ospedaliera che dia risposte chiare attraverso una diagnostica sofisticata ed al passo con i tempi. L’impatto dell’utente con le nuove metodiche di accesso al pronto soccorso molte volte è devastante, un turbine di colori che vanno dal bianco al verde al giallo ed al rosso, regolano le urgenze e giustamente mettono al palo patologie non gravi,l’attesa si fa incessante e le ore passano, il codice verde può aspettare !!. Molti utenti passano alla critica e cercano di indagare su cause nascoste ed alla base di tanta attesa,il perché di un servizio insufficiente intravede però all’orizzonte tante verità che possono essere riassunte nella mancanza del personale Medico ed Infermieristico oltre che del personale di supporto ausiliario, tutto deve funzionare con le risorse umane disponibili perché il bilancio della sanità siciliana è in rosso, solo 612 mln di euro nel 2007 e si deve rispettare il piano di rientro firmato con il ministero della salute nel luglio 2007,condizione che porterà al taglio di 2000 posti letto entro la fine dell’anno ed alla soppressione di 43 guardie mediche. Una situazione che ci permette di spezzare una lancia a favore dei camici bianchi siciliani che vivono ,ogni giorno al pronto soccorso, il loro lavoro dietro una barricata, per difendersi dagli utenti che il più delle volte vanno su tutte le furie e non sentono ragioni ,pretendono un servizio adeguato alle loro esigenze. Ad aggravare la situazione il piano ferie che riduce il personale in servizio del 20% e determina stress ed una situazione di reale mobbing per il restante personale costretto a sopperire le mancanze ,svolgendo un super lavoro che li porta molte volte a svolgere attività non consone alla professione ,è il caso degli infermieri che in alcune realtà Siciliane sono anche costretti a fare i portantini per la mancanza di personale dedicato . Ma la scure ha un doppio taglio ,infatti un’ azienda ospedaliera siciliana quella di Caltagirone ha un triste primato ,scaturito da uno studio del sole 24 ore del 26 maggio 2008, è la quinta in Italia per malattie annuali del personale. Il perché di tale assenteismo non è forse da fare risalire allo stato di disagio e quindi di Mobbing a cui sono costretti i dipendenti di talune aziende ospedaliere? La mancanza di una seria politica basata sui reali carichi di lavoro quanti danni può fare alla sanità siciliana? Come abbiamo notato quindi dietro alle giuste lamentele dell’utenza che accede ai vari pronto soccorso della Sicilia esistono anche tante realtà molte volte nascoste ai cittadini e che non rendono giuste le molteplici invettive verso il personale in servizio. Investire nella risorsa umana dedicata alla sanità siciliana può quindi essere utile a migliorare il servizio ed a ridurre le continue assenze da stress,ponendo l’aspetto utile anche dal punto di vista di economizzazione della spesa pubblica.

M.C.


Pubblicato su Girodivite.

Commenti

Anonimo ha detto…
-SIETE SOLO DEI FANNULLONI!!
-GLI UNICI CHE LAVORANO SONO GLI IMPRENDITORI!!

inoltre mentre la gente sofre voi vi bevete tanti bei caffè
sganasciandovi di risate
porci!!

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