Gela, Giovane di 21 anni segregata in Casa


Il mondo dei giovani a Gela città della Mafia in taluni casi risulta difficile perché deviante e anche pericoloso. Ad incappare in una protezione che travalica il senso della normalità, una giovane ragazza di 21 anni abitante nel quartiere di Scavone che dopo una tentata violenza carnale avvenuta nel Gennaio scorso ha dovuto sopportare l’onta della segregazione bonaria da parte del Padre. Un modo certamente arcaico tendente sicuramente a proteggere la stessa ragazza che però in uno sfogo di follia e con l’aiuto dei vicini è riuscita a superare l’ipotetico ostacolo e ad essere accompagnata dai Carabinieri in Ospedale,dove è stata riscontrata una prognosi di cinque giorni. La ragazza dopo l’interrogatorio di rito ha comunque parlato di metodi educativi severi e di un lavoro in casa che la rendeva impegnata tutta la giornata e che nessuno le aveva mai impedito di uscire. Una storia che quindi finisce nel nulla ma che pone certamente degli interrogativi comuni sulla filosofia sicula di alcune realtà Siciliane dove la condizione di latente ignoranza risulta presente e fondamentalmente riconducibile al libro di Lara Cardella “Volevo i Pantaloni”.
M.C.

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