Lettera Aperta a Romano Prodi

Il nostro territorio situato nella zona sud della provincia di Caltanissetta comprendente i comuni di Gela,Niscemi e Butera , dove vivono circa 200.000 abitanti, è stato fin dal 1962 sede del petrolchimico Eni-Agip ,polo industriale per la raffinazione dei prodotti petroliferi che in 44 anni ha rappresentato la principale fonte di lavoro e di inquinamento indiscriminato. Una parallelismo che negli anni ha determinato per la salute dei cittadini solo Tumori e Malformazioni senza un reale riscontro da parte delle istituzioni locali che hanno da sempre sottovalutato lo stato di salute della popolazione dimenticando amici e parenti morti per non abbandonare questa città e per non tagliare il cordone ombelicale che da generazioni li legava ai propri familiari.
Noi scriventi siamo più fortunati perché possiamo ancora parlare e lottare per un diritto alla salute ,sancito dall’art. 32 della costituzione, mai applicato in toto nella nostra realtà vista la reale mancanza delle strutture di base per la diagnosi e la cura di tumori e malformazioni che invece in tutti questi anni hanno visto i loro lumi in altre città della Sicilia che certamente non sono ubicate in aree ad alto impatto ambientale come quella del territorio Gela.
Ogni giorno è una conquista per la nostra salute ma anche l’inizio di un calvario giornalmente presente rappresentato dai viaggi della speranza e dalle mancanze croniche di strutture sanitarie che alimentano ancora di più una povertà presente in molte famiglie che non hanno possibilità di scelta ”La salute prima di tutto”.
Cosa abbia determinato negli anni tale situazione lo abbiamo denunciato alla procura della repubblica di Gela creando malumori e ulteriori denunce nei nostri confronti “Malati e Denunciati” questa è la nostra realtà ,a nostro favore la trasmissione W l’Italia in Diretta di Riccardo Iacono giornalista di Rai Tre che giorno 24 Luglio 2007 ha finalmente vinto un’omertà sibillina che ci attanaglia da 44 anni nascondendo gravi realtà e responsabilità non indifferenti da parte delle istituzioni pubbliche che avrebbero dovuto tutelare la salute dei cittadini.
Uno spaccato di un terzo mondo italiano presente ma nascosto dall’indifferenza di molti cittadini che hanno dovuto e voluto da sempre nascondersi nel disagio della vita di ogni giorno e nella speranza di un futuro migliore, fatto di lavoro e di ipotetico benessere senza manifestare apertamente i loro bisogni .
Verità importanti che finalmente sono venute a galla, malumori e fiumi di parole che hanno determinato critiche e denunce ma anche dichiarazioni da parte delle istituzioni regionali che improvvisamente sul giornale La Sicilia ammettono finalmente che La Radioterapia sarà da subito una realtà a Gela. Ci siamo mossi in tal senso vista la notizia ed abbiamo scoperto che ad oggi la direzione generale del locale nosocomio non ha la disponibilità in denaro e non può iniziare la procedura di appalto per l’inizio dei lavori.
Con codesta ampia premessa lamentiamo il nostro disagio e chiediamo con forza un diritto alla salute per i malati oncologici di Gela attraverso un’impegno chiaro da parte del governo nazionale nell’implementazione di una struttura sanitaria adeguata rappresentata al momento da un dipartimento di oncologia di 2° livello ed in futuro da una candidatura per la città di Gela a sede di un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) secondo quanto previsto dall’art.13 del Decreto Legislativo 16 ottobre 2003, n. 288 nell’ambito dell’area di ricerca delle Patologie da Industrializzazione.
Certi di una sua attenzione cogliamo l’occasione con la presente per invitarla a venire a Gela onde vagliare la nostra realtà e porgiamo alla S.V. un cordiale saluto.


Per il Movimento Polo Oncologico
Maurizio Cirignotta (Segretario) e Moscato Crocifisso (Presidente

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