Gela:Crisi idrica città in rivolta.

«Acqua non potabile e bollette salate»

Estate all’insegna dell’ennesima crisi idrica per la città di Gela che anche quest’anno cade nel disagio di sempre. Il dito viene puntato questa volta contro il Gestore locale Caltaqua S.P.A ,che gestisce l’erogazione dell’acqua dal 01/01/2006, che nell’ultimo periodo ha inviato bollette salate a tutti i cittadini, mandando così in tilt la normale gestione economica di tante famiglie che non riescono a sbarcare normalmente il lunario. Le riunioni politiche si susseguono e le colpe rimbalzano da destra a sinistra, finalmente il presidente del consiglio comunale Giuseppe Di Dio prende le redini della situazione e convoca per giorno 17 Agosto 2007 alle ore 10.00 un plenum chiarificatore con i consiglieri comunali,i rappresentanti dei comitati spontanei dei quartieri di Gela,i sindacati ed i rappresentanti di Caltaqua S.P.A ,viene anche convocato il presidente dell’Ato Idrico di Caltanissetta dott. De Maria. La seduta inizia alle ore 10.30 e si impregna sul caro bollette che sembra avere raggiunto con Caltaqua valute esorbitanti quasi triplicate rispetto alla vecchia gestione dell’E.A.S le stesse infatti si basano su di una tariffa indicativa di circa € 1.34 a metro cubo, raggiunta a detta del Presidente dell’Ato Di Maria Gioacchino con il supporto di finanziamenti regionali in misura di € 35.3 milioni, che comparata a Milano, dove pagano solo 0.47 cent al metro cubo e veramente oro colato in una città marittima per eccellenza qual è Gela 5^ città di una Sicilia isola e bagnata dal mare in tutte le sue coste. I cittadini rivendicano i loro diritti di consumatori e ribadiscono a gran voce che l’acqua non è potabile(sentenza emanata dal giudice di pace di gela e avvallata anche da un’ordinanza del sindaco Crocetta nel 2003) quindi il gestore non rispetta a questo proposito un direttiva cipe nazionale che lo obbliga a fornire solo acqua idropotabile, questo presuppone un pagamento in relazione al disagio del 50% rispetto alla tariffa indicata in bolletta, lamentele inoltre sui tempi di erogazione che devono rispettare la formula H24 onde evitare che i contatori girino con l’aria e non con l’acqua, misurando così metri cubi inesistenti,contatori obsoleti nella maggior parte dei casi che devono immediatamente essere sostituiti a detta di alcuni cittadini presenti all’assise comunale. A grande maggioranza la richiesta di sospendere i pagamenti aventi scadenza il 31 agosto e provvedere alla revisione delle bollette,inoltre un documento congiunto di tutti i comitati di quartiere che oltre alle richieste fatte minacciano di scendere in campo con manifestazioni eclatanti e petizioni popolari. Il presidente dell’Ato Idrico avuta la parola alla fine di tutti gli interventi cerca di spiegare la situazione generale e si lascia scappare una dichiarazione:-Una scelta scellerata quella dell’acqua non potabile nella rete idrica di Gela, le mie competenze in qualità di presidente dell’Ato Idrico sono relative alle decisioni comuni di tutti i componenti del consiglio di amministrazione che è costituito da tutti i sindaci della provincia di Caltanissetta compreso quello di Gela,riguardo la potabilità dipende anche dal gestore sovrambito Siciliacque s.p.a ,per le bollette si può chiedere al gestore uno scivolamento dei pagamenti a settembre onde valutare caso per caso-. L’Assise comunale infine chiude i battenti alle ore 13.20 circa con la dichiarazione finale del presidente del consiglio Giuseppe Di Dio che dice:-Non mi ritengo soddisfatto delle soluzioni proposte e quindi se si renderà necessario lotteremo assieme alla popolazione per i diritti di tutti i cittadini-.

Maurizio Cirignotta

Pubblicato dal giornale il Vespro

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