Gela,radioterapia “Parola alla sovraintendenza”


Dopo mesi di stallo il 12 maggio del 2011 re iniziano i lavori della radioterapia a Gela, un progetto decennale che parte dalle lotte sociali a favore della salute e della problematica oncologica che tanto ha devastato questo territorio. L’infrastruttura , finanziata ,con 6.200.000,00 di euro dal ministero della salute e dalla regione siciliana ha iniziato i suoi lavori nell’agosto del 2010 con il battesimo dell’assessore alla salute della regione siciliana Armando Russo . Nel cammino ,però,si sono posti vari ostacoli burocratici che hanno fermato i lavori per mesi. Ultimo in ordine di tempo il ritrovamento di alcuni reperti da parte della sovraintendenza ai beni culturali che a detta degli esperti avrebbe potuto far presagire la presenza di infrastrutture del V° secolo a.c.. Un’ipotesi che ha fatto partire la macchina amministrativa utile a reperire i fondi a livello regionale ,da parte del Direttore Generale dell’ASP 2 di Caltanissetta Dott. Paolo Cantaro che nell’arco di pochi mesi ha reso così operativo il progetto sovraintendenza attraverso il recupero di 250.000 euro. Gli scavi che sono effettuati dalla ditta Bevilacqua di Gela assieme all’archeologo dedicato prevedono di scendere a 5 metri dalla base terra del piano fondazioni in un’area centrale di circa 15 metri. Nell’ambito dei lavori iniziati alle ore 07,00 del 12 maggio e ad un’altezza di circa due metri è stato già trovato un piccolissimo affranto di natura antropica non significativo. La dott.ssa Carla Guzzone responsabile della sovraintendenza nella sua dichiarazione ,infatti, ha detto: “ lasciamo parlare il terreno”. Si corre ,quindi,sul filo di lana e le attese sono notevoli primi fra tutti i malati oncologici che ogni giorno sono costretti a recarsi a Catania per le cure radioterapiche,un drappello di circa 150 famiglie che continua a pagare ogni giorno lo scotto della mancanza di infrastrutture a Gela. Una grande responsabilità che cade sulla testa della sovraintendenza che pur dovendo fare il proprio lavoro deve anche guardare al disagio di una città impietrita dal cancro. Gela città greca per eccellenza è un vero insediamento archeologico che si ripercorre in tutte le sue vie e nei vari quartieri dove alcune volte sono stati trovati degli insediamenti murari del v° secolo a.c. ,poi prontamente chiusi e ricoperti , eclatante -a detta di alcuni cittadini -il caso dei Cappuccini, dove nel piazzale antistante la chiesa ,nel 2010 ,pur essendo state trovate delle mura tutto è stato prontamente chiuso . Cosa ne sarà della radioterapia? La parola alla sovraintendenza che dovrà fare le sue giuste valutazioni.

DI Maurizio Cirignotta

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