Chissà se si chiamava Amore..


Cultura giovanile e nuovi aspiranti scrittori si affacciano nel panorama culturale italiano con forza e aggressività. rappresentando il loro essere di scrittori provetti che vogliono però affermarsi bruciando le varie tappe utili a raggiungere il successo. Tra queste Angela Failla, giovane ragazza di Caltagirone che si è affacciata per la prima volta in un mondo poliedrico e sfaccettato quello dei giovani scrittori italiani attraverso la sua prima opera “Chissà se si chiamava Amore” pubblicato da Molden Edizioni nei mesi scorsi. Una storia che alterna humor e brio tipico del chick-lit, una vicenda d’amore che si svolge tra due giovani Kevin e Sara, lui affascinante attaccante di una squadra di calcio, lanciato verso il successo; lei dolce e bella ventitreenne irrimediabilmente innamorata, sempre in bilico tra illusione e realtà. Un amore incessante che trova la sua forma nell’ altalena di unioni e scissioni, continue che molte volte cadono in un clima di crescente ironia. Nel contesto globale un libro divertente e spiritoso con una trama ben impostata. Tra le prime righe l’innamoramento bruciante,la conferma di un amore corollato dalle solite chiacchierate con le amiche e dal mondo del calcio. Degna di nota la commozione finale che spazza via ogni realtà di un amore futuro lasciando solo cose da raccontare sulla pagine di un libro che si incentra sul dilemma di sempre : Chissà se si chiamava amore !!. Il romanzo è stato ammesso inoltre alla finale del concorso letterario “Autrice dell'Estate 2010” che si terrà il prossimo 18 luglio, presso l'Ippodromo Caprilli di Livorno e ha avuto il battesimo di Claudio Braggio,sceneggiatore, che ha invitato l’autrice Angela Failla alla seconda edizione dell’Alexandria Scriptori Festival.

Maurizio Cirignotta

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