PDL : Vittoria dei ribelli Siciliani, i “Lealisti” accettano gli eventi.




Tra pranzi e cene con il Premier Silvio Berlusconi finalmente si risolve il nodo Sicilia rappresentato dalla liberatoria da parte del CIPE dei 4 miliardi di euro, dei fondi FAS(fondi per le aree sottosviluppate). Due le fazioni che si sono contrapposte al dictat del presidente,una quella dei “lealisti” rappresentata dal ministro Alfano,dal presidente del Senato Schifani ed altri della cordata Siciliana tra cui anche l'On Pagano per la provincia di Caltanissetta che sono stati ricevuti a pranzo ed a Palazzo Grazioli con tutti gli onori di rito relativi ai fedelissimi ,l'altra quella dei ribelli capeggiata dall'On. Miccichè, dal Ministro Prestigiacomo e da altri deputati nazionali e regionali sono invece stati ricevuti dal premier in un ristorante di Roma detto “Capricci Siciliani”. Sul tavolo delle trattative la questione meridionale e la diatriba relativa allo sblocco dei fondi Fas per la Sicilia che hanno rappresentato in questi ultimi mesi la base degli scontri all'interno del gruppo del PDL Siciliano che ha portato alla creazione all'ARS di un gruppo Sicilianista costituito da 9 deputati ex An e da 7 deputati facenti capo all'On. Miccichè che attualmente appoggiano il governo dell' On Lombardo. Dai “lealisti” sembra siano venute considerazioni chiare sullo sviluppo del Mezzogiorno di cui non disattendono le necessità dando un pieno appoggio al decreto anticrisi già votato al senato, lasciando nelle mani del premier la scelte più opportune. La seconda riunione quella dei ribelli per intenderci, invece ha denotato un chiaro dictat di impronta prettamente Siciliana certamente non rappresentata da un capriccio ma da una realtà che vede la Sicilia in secondo piano rispetto allo sviluppo delle regioni del Nord ,condizioni tangibili che si toccano con mano rappresentate materialmente anche dal tasso di povertà e di disoccupazione altissimo che si fondano in un insieme di mancanze infrastrutturali relative a strade e vie ferroviarie di cui la Sicilia è assente fin dal dopoguerra. Un turbinio di incontri che comunque sono stati proficui per la sicilia e di cui si può dare pieno merito al gruppo dei “ribelli” capeggiato dall' On. Miccichè visto che i fondi Fas per la Sicilia sono stati sbloccati solo in seguito alla ribellione anche se tutti i convenuti hanno dimenticato lo statuto siciliano come evento pattizio di valenza costituzionale e la disattenzione da ben 55 anni dell'art.lo 53 dello statuto Siciliano (La Repubblica Italiana verserà annualmente allo Stato di Sicilia, a titolo di solidarietà nazionale, una somma da impiegarsi in base ad un piano economico per l'esecuzione di investimenti pubblici infrastrutturali. Questa somma tenderà a bilanciare il minore ammontare dei redditi medi pro capite in Sicilia rispetto alla media nazionale. Si procederà ad una revisione quinquennale della detta assegnazione con riferimento alle variazioni dei dati assunti per il precedente computo.Nel caso in cui i redditi medi pro capite siciliani dovessero superare quelli medi nazionali, la somma sarà versata in maniera simmetrica e divisa per cinque dallo Stato di Sicilia alla Repubblica Italiana per la realizzazione di investimenti pubblici nelle aree economicamente piú svantaggiate dell’Italia.). A questo punto la domanda, cosa è stato dimenticato dai politici Siciliani che ci hanno governato in tutti questi anni ?

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