Sicilia: Butera e il suo San Rocco




Nella tradizione di sempre si svolge il 16 di Agosto a Butera la festa del santo patrono “San Rocco”. Una festa che percorre le vie del piccolo comune della provincia di Caltanissetta , attraverso una vera manifestazione di amore e di fede che si mischia al folclore siciliano ed alla storia del santo patrono. San Rocco,infatti fin dal 1683 protegge Butera dopo averla salvata dal flagello della Peste che in quei tempi fece scempio di persone. La storia racconta di un miracolo che fece arrivare dalla spiaggia una cassa di legno che posta sopra un carro trainato da buoi portò i resti mortali del santo a Butera ,determinando così la fine della pestilenza. Alcuni tratti di leggenda parlano però di un trafugazione della sacra cassa avvenuta a discapito dei vicini Gelesi. Una storia che non ferma la sua origine leggendaria,infatti gli abitanti non sapevano di chi fossero le spoglie della cassa che alla sua apertura vide la fuoriuscita di tante farfalle che diedero in quel momento solo dei dubbi . Ma più in là nel tempo furono le stesse farfalle a comunicare al Papa la presenza delle sacre spoglie di San Rocco. Negli anni la leggenda si sparse a tutti i paesi limitrofi e la grande fede associata ai tanti miracoli personali ha portato migliaia di persone a percorrere nella ricorrenza del 16 Agosto un viaggio obbligato verso le spoglie del Santo, anche a piedi e per decine di chilometri. Tra le manifestazioni di folclore si ricorda il gioco di “U Sirpintazzu” che viene fatto alla vigilia della festa dedicata al Santo e consiste nella ricerca e nella cattura da parte di un uomo atletico di un fantoccio raffigurante un misto tra un pesce ed un uccello che fà scorribanda di cibo e oggetti vari in tutto il paese.

M.C.

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