Grecia, il popolo si ribella; Italia in silenzio?



Molti gli attentati in Grecia che negli ultimi mesi hanno dato il segnale di una sofferenza della popolazione oberata dalle tasse e dai tagli degli stipendi. Una politica che ha ridotto notevolmente il potere d’acquisto dei cittadini. Ultimo in ordine di tempo (settembre 2013) l’esplosione di un ordigno ad alto potenziale presso la sede del fisco di Kifisias zona a Nord di Atene. Solo una telefonata per avvertire la polizia trenta minuti prima e poi lo scoppio. Nessun danno a persone ma molti danni materiali alle abitazioni circostanti e alle automobili parcheggiate nelle prossimità dell’edificio. Fatti che si susseguono in Grecia sotto il silenzio della stampa,qualcuno in europa vuole nascondere la verità. Alla base di tutto le politiche impositive della Troika dettate dal MES (meccanismo di stabilità economica nato con il trattato di Lisbona).Un imperativo che stà distruggendo l’economia dei paesi più poveri ed indebitati tra cui l’Italia, ancora oggi infatti non si riesce a ragionare sulla crescita individuale degli stati sovrani nel loro modo di essere e di vivere. Povertà,disoccupazione,pignoramenti,denunce,interessi bancari alle stelle,crollo del potere di acquisto, piaghe che colpiscono inesorabilmente le popolazioni di questi paesi. I poteri forti che si nascondono dietro i club di potere politico ed economico mondiale  devono rendersi conto che una guerra invisibile può portare solo ad una ribellione di massa che può stravolgere proprio il loro sistema di controllo mondiale.

                                                                                                             MCV

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