Gaza, muore nell’indifferenza del mondo
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Foto Reuters |
Una realtà grama che ha visto nascere nel mondo e dalle ceneri il nuovo ordine mondiale d’Israele che vuole la sua centralità nel nuovo tempio di Gerusalemme come sede di potere per governare il mondo. Il denaro degli Ebrei popolo di Dio sta favorendo tutto questo attraverso un sistema bancario corrotto e da loro dominato che tiene in mano le varie democrazie che hanno forgiato la loro politica facendo solo debito pubblico come nel caso eclatante dell’America.
Un piatto amaro per l’aggressione ai Mussulmani che hanno idee diverse fondate sulla storia e su una religione oramai perduta. La storia della Palestina e delle grandi battaglie di religione sono oramai dimenticate e le migliaia di vittime fatte nelle crociate sono solo storia. Il supremo potere del dio denaro ha saputo conquistare tutte le grandi nazioni sunnite che hanno voltato la faccia ai fratelli in Allah forgiando in Medio Oriente lo strapotere dell’asse USA-Israele. Chi ha pagato lo scotto di tale scempio è oggi il popolo palestinese annullato e sterminato a casa propria senza appelli o protezioni da parte di una grande organizzazione come l’ONU creata dopo la Seconda guerra mondiale per non ritornare agli sbagli della guerra. Oggi però si sono fatti solo proclami e risoluzioni inutili. Nessuna forza multinazionale è stata inviata a Gaza, permettendo di fatto la morte annunciata di civili e bambini oltre ad alimentare anche una crisi umanitaria.
L’impotenza di una tale organizzazione si denota nelle parole di Antonio Guterres segretario ONU che ammette: “Come può Israele provocare una carestia a Gaza? Tutto questo rappresenta un atto di accusa morale e un fallimento dell’umanità stessa.”. La carestia di Gaza e questo lo dobbiamo ammettere è causata da una deliberata politica della fame attuata da Israele che ha messo in pericolo immediato più di mezzo milione di persone. Israele intanto oggi intensifica la sua guerra di conquista sostenuta dagli Stati Uniti e da altri paesi Occidentali e tutti continuano sterilmente a fare solo proclami mentre i fatti sono ben diversi.
La conquista di Gaza, intanto, ad oggi continua imperterrita e sono stati uccisi 63 palestinesi negli attacchi nella Striscia nell’ultimo giorno, tra cui bambini in cerca di aiuto e in tutto da maggio 1760 persone hanno perso la vita per il cibo. Le autorità di Gaza denunciano i piani di Israele di espellere il personale Medico da Gaza City mentre l’esercito continua la conquista della città e cerca di sfollare con la forza 1 milione di persone.
Le testimonianze sono tantissime ed i soprusi immani verso la popolazione civile e lo stesso personale sanitario sviene per fame come da dichiarazioni di Gaza Integrated Food Security Phase Classification (IPC) che afferma come 514.000 persone sono rischio e sono già in condizioni di carestia. "Ci sono anche gli anziani che non riescono ad avere accesso a nessun tipo di cibo. Anche il personale sanitario e gli operatori umanitari svengono sul lavoro perché non hanno abbastanza cibo o sostentamento per andare avanti."
La carneficina attuata da Israele viene confermata da dati forniti dal Professor Spagat intervitato da SEIDISERA (Svizzera) che dice che a Gaza le morti violente vanno da 63.600 a 86.800 al luglio 2025 infatti molte vittime non sono passate dall’obitorio o da un ospedale ma mancano all’appello delle famiglie. Molti ospedali sono stati distrutti e chiusi da Israele. Circa l’83% delle morti nel conflitto sono civili in riferimento anche ai dati forniti da Israele che ammette di avere ucciso 20.000 miliziani di Hamas. Una percentuale quelle delle morti a gaza molto alta e forse la più alta del XXI secolo in riferimento alla popolazione.
Le azioni di guerra di Israele nel cercare di annientare un popolo sia nella mente che nella storia della Palestina è attuata per non lasciare traccia visibile del passato, diremo una similitudine con la pulizia Nazista. L'esercito israeliano ha sradicato infatti circa 3.000 ulivi, un importante simbolo culturale palestinese. in un villaggio vicino a Ramallah, nella Cisgiordania occupata, come dichiarato dal presidente del consiglio locale, i palestinesi si trovano ad affrontare una continua ondata di violenza in tutto il territorio nell’ambito della guerra.
L'esercito israeliano ha giustificato la misura affermando che gli alberi rappresentavano una "minaccia alla sicurezza" per una delle principali strade di insediamento israeliane che attraversa i territori del villaggio. La distruzione è avvenuta mentre al-Mughayyir che è in isolamento da giovedì, dopo che un colono israeliano ha dichiarato di essere stato colpito da colpi d'arma da fuoco nella zona. Il vicecapo del consiglio del villaggio, Marzouq Abu Naim, ha dichiarato all'agenzia di stampa palestinese Wafa che i soldati israeliani hanno fatto irruzione in più di 30 case dall'alba di sabato, distruggendo le proprietà e i veicoli dei residenti e decine di migliaia di palestinesi sono stati costretti ad abbandonare le loro case.
Infine possiamo ampiamente ammettere che si sta perpetrando sotto gli occhi del mondo una vera pulizia Etnica che mira a cancellare la Palestina e la sua storia .
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