Gaza: Il valore Politico-Religioso di una strage degli innocenti
Secondo le ultime notizie a gaza sono state uccisi 200.000 palestinesi da ottobre 2023 come dichiarato dall’ex capo delle IDF Herzi Halievi che ha anche detto che Israele "ha tolto i guanti" fin dal primo giorno e che i consulenti legali non hanno mai limitato le decisioni militari. L'80% delle vittime erano civili (The Guardian). Notizie che continuano a riecheggiane nei media mentre Netanyahu dichiara che non intende dividere Gerusalemme con la Palestina. La creazione della Palestina è stata sostenuta all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 13 settembre. Il progetto di creazione della Palestina prevede che la sua capitale sia Gerusalemme, almeno nella sua parte araba. "Questa è la nostra città. E sarà sempre la nostra città. Non sarà mai divisa, e mai sarà creato uno stato palestinese", ha dichiarato oggi il primo ministro israeliano a Gerusalemme. Ad associarsi al delirio israeliano anche l’ex primo ministro israeliano, Naftali Bennett che ha suggerito ulteriori attacchi al Qatar, lasciando la porta aperta agli attacchi israeliani contro qualsiasi paese, "indipendentemente da ciò che dice il presidente degli Stati Uniti". Inoltre, il rabbino Chaim Mentz ha anche affermato che nessun paese è immune dagli attacchi israeliani, aggiungendo "anche se dovessero essere in Inghilterra".
Una onnipotenza ideologica ma anche religiosa che vede in Netanyahu la sua massima espressione. Le sue dichiarazioni continuano ad essere divisive specie in Medio Oriente e le parole si fanno pesanti per il Qatar che da rifugio ai terroristi: "Lo dico al Qatar e a tutti i Paesi che danno rifugio ai terroristi: espelleteli o portateli davanti alla giustizia, oppure lo faremo noi. non siamo diversi dall’America dopo l’11 settembre. I Paesi che condannano Israele dovrebbero vergognarsi.". Il giornalista terrorista israeliano Amit Segal suggerisce che Israele potrebbe attaccare anche la Turchia dopo le ultime dichiarazioni di Netanyahu riguardo alla “caccia ai terroristi.”
La risposta del Qatar viene dal Primo Ministro alla CNN: Ci sarà una “risposta collettiva” all'attacco di Israele contro funzionari di Hamas a Doha. Il raid di Israele su Doha ieri ha "ucciso ogni speranza" per i prigionieri rimasti a Gaza. Di contro l’arrivo di Marco Rubio che è arrivato in Israele per ribadire l’ipocrisia americana sulla strage di Gaza dando il sostegno incondizionato dell'amministrazione Trump all'alleato mediorientale, nonostante le recenti critiche internazionali seguite agli attacchi israeliani in Qatar. Secondo il Dipartimento di Stato, la visita mira a garantire appoggio politico allo Stato ebraico in vista del riconoscimento di uno Stato palestinese da parte di alcuni paesi all'Assemblea Generale dell'Onu. Il tutto sotto l’Egidia di Israele sul lancio dell’offensiva terrestre contro la città di Gaza – Axios.
La parte europea manifesta la sua divisione caratterizzata da una timida condanna sui fatti di Gaza e senza attuare le sanzioni che sono ben state erogate alla Russia. Un processo di decadenza di una Europa timida e poco incalzante sui valori della vita di cui gaza è l’esempio. Tra le voci fuori dal coro quella del Premier Spagnolo che ha chiesto di escludere Israele da tutte le competizioni sportive internazionali. Le sue parole sono l’unico orgoglio Europeo: “Nutriamo un enorme rispetto per la società civile spagnola, che si oppone all'ingiustizia e difende pacificamente le proprie idee. E ritengo che le organizzazioni sportive dovrebbero riflettere sull'etica della partecipazione di Israele alle competizioni internazionali. Perché la Russia è stata esclusa dopo l'invasione dell'Ucraina, mentre Israele non viene esclusa dopo l'invasione di Gaza? La nostra posizione- continua Sanchez - è chiara e ferma, e credo che la condivida la stragrande maggioranza dei cittadini. Non importa chi votino, che siano di sinistra, destra o centro. Perché agisce con buon senso. Difendono i diritti umani e il diritto internazionale, che sono minati dalla Russia e da Israele. Perciò la nostra posizione è chiara e decisa. Finché questa barbarie non cesserà, né la Russia né Israele dovrebbero più partecipare alle competizioni internazionali." Naturalmente non possiamo parlare dell’Italia i cui fatti manifestati sono altamente pro-Israele per motivi d’interesse e di valori comuni.
Analizzando il potere religioso che oggi forgia il partito del Likud di Netanyahu possiamo ammettere che possa essere uno dei peggiori esempi di “Umanità” con basi Teo mistiche che cercano di nascondere dei grandi deliri di onnipotenza che si basano sul potere incondizionato da parte dei pochi leader sulle minoranze. La maggioranza degli ebrei si è espressa attraverso la forma statutaria della democrazia parlamentare elettiva, passando da un'iniziale presenza parlamentare di elementi legati ad una visione "umana" abbastanza laica (socialismo) , alla prevalenza delle formazioni politiche a base etnico religiose sulla spinta principale delle guerre, perdute dai paesi arabi, e dal seguente prosieguo della guerra attraverso attacchi terroristici di diverse formazioni sempre finanziate, armate e addestrate da paesi islamici dell' area.
Una parvenza religiosa basata sulla bibbia che viene modificata a piacere attraverso una idea Teo Razzista di genesi biblica che non dà ai suoi adepti una flessibilità interpretativa legata ai nostri tempi. Il portare il popolo di Dio al trionfo globale attraverso il capitalismo è una delle idee della maggioranza politica israeliana. Valori che possiamo vedere in alcuni “comandamenti” che troviamo in Esodo 2° e in Deuteronomio 5 chiari ma travisati a propria fonte di potere come nel Likud. Un razzismo teologico che vede gli ebrei al di sopra delle altre religioni che devono essere sottomesse in un progetto di chiara espansione geopolitica ai confini di Israele che oggi proprio per questo ha bisogno di una vera Autarchia di potere che Netanyahu esprime.

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