Cina, Tianjin: Nasce Il Nuovo Ordine Mondiale Euro-Asiatico, una spallata all’Occidente.

Mentre l’Occidente forgia distruzione, guerre e capitolazione di governi per cercare di mantenere il suo flebile potere all’interno di un baluardo democratico oramai trasformato in una palese democratura, dall’altra parte del mondo nasce un nuovo ordine mondiale Euro -Asiatico. Occasione per porre un punto fermo negli equilibri mondiali il 25° vertice SCO (Shanghai Cooperation Organization) tenuto dal 31 agosto al 3 settembre 2025 a Tianjin scalo portuale vicino a Pechino nel nord della Cina. Hanno partecipato all’evento 20 Capi di Stato e 10 organizzazioni internazionali e tra loro possiamo ricordare tre delle maggiori potenze mondiali l’India, la Cina e la Russia.


Una delle mire di Xi, Putin e Modi è stata quella di concedere al mondo un nuovo sistema di governance globale che non sia attaccabile dall’egemonismo occidentale e dal classico pensiero della guerra fredda. Un nuovo ordine mondiale che interagisce con nuove regole economiche e militari di deterrenza alle strutture di sicurezza euro atlantiche. Naturalmente i paesi aderenti euro - asiatici non hanno accettato le forme unilaterali imposte dagli stati uniti con i dazi.

Il nuovo assetto economico - finanziario si baserà sulla costruzione della Nuova Banca di Sviluppo targata Brics che avrà il nome di SCO Development Bank. Una forma di fondo monetario internazionale parallelo che sosterrà tutti i progetti economici, infrastrutturali e sociali che interesseranno i 10 membri effettivi (Cina, Russia, India, Pakistan, Iran, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan) con allargamento ai 20 paesi presenti con accordi bilaterali. Lo stesso Putin ha proposto l’introduzione di Bond comuni ed un sistema di pagamento multilaterale tra SCO e paesi Patner.

Una nuova Cooperazione rafforzata su AI, spazio e Cybersicurezza ed in quest’ambito è stata firmata con l’India di Modi una cooperazione con la Russia nello sviluppo dei tre settori. XI ha inoltre proposto la partecipazione dei membri SCO ad un centro di sviluppo sull’intelligenza artificiale e sulla stazione lunare cinese. Ci sarà tra i membri maggiore cooperazione nella lotta al terrorismo, formazione congiunta, condivisione di informazioni e rafforzamento della cybersicurezza.

Ci sarà un progetto comune di sviluppo fino al 2035 dei paesi osservatori facenti parte dei 20 chiamati dialogue patner SCO, tra cui il Laos. Lo SCO sarà inoltre un osservatore di tutta la comunità di stati indipendenti. Si rafforzeranno inoltre le interazioni di garanzia tra Cina, Russia e India a favore dei paesi partner.

Molti gli incontri bilaterali formali e informali tra i partecipanti, ma il più atteso è stato quello tra Xi Jinping e il primo ministro indiano Modi. Entrambi i paesi hanno avuto relazioni complesse con alti e bassi, ma da diversi mesi si sono impegnati a risolvere le controversie attraverso negoziati. Non a caso Xi Jinping ha evocato un “passo a due” (cooperative pas de deux) tra il drago e l’elefante, sottolineando che le due potenze asiatiche devono essere partner piuttosto che rivali.

Molti commentatori Occidentali ritenevano questo avvicinamento poco probabile viste le ultime schermaglie di confine. Un elemento di disturbo esterno a Nuova Delhi e Pechino è naturalmente emerso dalle critiche della Casa Bianca, seguite da altri partner, alle relazioni commerciali tra India e Russia. L’India e la Cina condividono similitudini: entrambi i paesi vantano culture millenarie, ma anche un passato di colonizzazione (l’Italia stessa aveva una concessione a Tianjin). Questa condizione storica, conclusasi nel secolo scorso, fa sì che entrambi mal sopportino quelle che considerano ingerenze nelle loro politiche, rendendoli particolarmente suscettibili, a torto o a ragione. L’evoluzione di questa organizzazione va seguita superando visioni stereotipate e andando oltre le proprie convinzioni, per comprendere se e come si sposterà il baricentro del mondo.

Le dichiarazioni di Xi Jinping vogliono costruire la grande Eurasia in un processo di storia che si riscrive altrove rispetto all’occidente. Al vertice SCO le sue parole sono chiare. Ha chiesto di istituire al più presto la Banca di sviluppo dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai.
L'economia combinata dei Paesi della SCO si è avvicinata ai 30.000 miliardi di dollari e l'influenza economica dell'organizzazione sta crescendo. La Cina fornirà ai membri del Consorzio interbancario SCO prestiti per un totale di 1,4 miliardi di dollari. La Cina realizzerà cento progetti di welfare per i Paesi della SCO. Gli investimenti della Cina nelle economie degli altri Stati membri della SCO hanno superato i 34 miliardi di dollari. I Paesi della SCO devono resistere al confronto tra blocchi e alle molestie e proteggere l'ordine mondiale con il ruolo centrale delle Nazioni Unite. Ha chiesto anche il rapido lancio del centro SCO per contrastare le sfide alla sicurezza.

Nel suo discorso a Tianjin, il presidente della RPC si è rivolto inoltre a più di 20 leader invitandoli a formare un «mondo multipolare ordinato» e un nuovo sistema di governance globale - più giusto e indipendente dal diktat degli Stati Uniti. Xi ha sottolineato che i paesi della regione devono ampliare la cooperazione, sfruttare i propri punti di forza e assumersi insieme la responsabilità per la pace e la prosperità dell'Eurasia.

Tra i bilaterali che si sono svolti a Tianjin ricordiamo quello della Russia di Putin con l’India di Modi. Che ha sancito il rafforzamento degli accordi già in atto che hanno portato la federazione Russa a continuare a trasferire merci con le valute nazionali per il 90% e fornire carburante all'India, inclusi petrolio, prodotti petroliferi e carbone oltre a esportare GNL russo. Saranno rafforzati i progetti di investimento congiunti per l'estrazione e la lavorazione degli idrocarburi in Russia e India. La Federazione Russa attuerà una cooperazione con l'India nel campo dell'energia nucleare pacifica, anche basandosi sull'esperienza di successo del progetto della centrale nucleare di "Kudankulam".
La Federazione Russa condividerà con l'India competenze nel settore spaziale, inclusa l'ingegneria dei motori a razzo e la navigazione satellitare

L’India, inoltre, in relazione agli attacchi degli Americani sui dazi ha iniziato ad attuare delle contromisure riducendo i titoli di stato USA nelle riserve Indiane a giugno 2025 che hanno avuto un calo di 243 miliardi di dollari. I soldi saranno investiti in oro aumentando le riserve a 39,22 tonnellate con un saldo di 879,98 tonnellate. Occorre in tal senso considerare che l’India non è l'unico Paese a modificare la struttura delle proprie riserve valutarie. La Cina ha anch'essa ridotto i suoi asset in titoli americani a giugno, fino a 756 miliardi di dollari dai 780 miliardi dell'anno precedente. Queste strategie andranno a ridurre la quota dei titoli del tesoro USA allontanando i maggiori rappresentanti SCO dalle dipendenze del dollaro americano.

Possiamo affermare che Cina, India e Russia in questo vertice di Tianjin si pongono a pieno titolo come un centro alternativo di governance mondiale in opposizione alla politica dell'amministrazione Trump e ai suoi dazi, che hanno tanto colpito alleati e rivali di Pechino. Dietro l’angolo ci sono anche altri paesi occidentali e l’Europa in primis che ha molti asset nel proprio borsellino debitorio verso i tre grandi paesi SCO.

Commenti

Post popolari in questo blog

Sanità Siciliana al giro di Boa ,si riducono le tasse e i tiket, 4000 le nuove assunzioni

Gela, manifestazione l'ammalato uno di Noi

Imu, l’indiscrezione di una stangata !!