L’America si allea con Israele nella guerra contro l’Iran. I fratelli mussulmani isolano lo stato islamico.

Sono gli aerei B-2 americani che nella notte del 21 giugno hanno sganciato 12 bombe “bunker buster” in Iran di cui dieci su Fordow, e due su Natanz accompagnati da 30 missili cruise lanciati dalla US Navy che hanno investito Isfahan, il terzo perno del network atomico iraniano. Fonti iraniane affermano che non ci sono stati danni critici. Il personale e le scorte di uranio sono stati rimossi in anticipo. Le bombe in questione sono state sviluppate nel 2000 dall’America verso i paesi ostili utilizzati in Nord Corea ed ora anche in Iran. La Bomba ha la capacità di penetrare nel Guscio di protezione e poi deflagrare in modo da ampliare il suo potere distruttivo, in pratica viene usata per spazzare via tutti coloro che vengono colpiti.

La scusa dell’arricchimento dell’uranio utile a produrre una bomba atomica che l’America e Israele hanno ben architettato attraverso le falsità dell’AIEA che oggi fa marcia indietro dopo avere innescato la guerra ci pone di fronte a delle similitudini con l’Iraq di Sadam Hussein colpito per qualcosa che non c’era, come si evince dai documenti desecretati venuti alla luce negli ultimi mesi. In realtà gli accordi dell’America con Israele ora sono ben chiari e lo stesso Consigliere Senior della Guida Suprema Iraniana, Ali Larijani lo ha detto chiaramente: "L'obiettivo israeliano non è mai stato quello di denuclearizzare l'Iran, ma di rovesciare il sistema della Repubblica Islamica. Israele pensava che, se avesse colpito duramente l'Iran nei primi giorni, la popolazione si sarebbe rivoltata contro la leadership, ma è successo esattamente il contrario. L'Iran non si arrende e non si arrenderà".

Una risposta da parte dell’alleato americano che risponde alle difficoltà di Israele che negli ultimi giorni si è vista colpire da missili Iraniani che hanno incrinato l’efficacia dello scudo d’acciaio al 65% dal precedente 90%. Tutto questo dovuto alla nuova generazione di missili balistici iraniani: più veloci, più manovrabili e dotati di moderni sistemi di navigazione. Il tempo di risposta della difesa aerea israeliana è stato ridotto a 7 minuti, mentre in precedenza era di 10-11. Non si tratta solo di un problema tecnico, ma di una sfida a livello strategico. L'Iran ha abilmente costruito il suo arsenale, non contando su un attacco a sorpresa, ma su una campagna debilitante e mirata. E oggi questa tattica sta dando i suoi frutti.

L’azione del bullismo americano ha scatenato le reazioni del generale di brigata Mohammad Reza Naqd membro dello Stato maggiore congiunto dell'IRGC che ha trasmesso un messaggio direttamente dal campo, al popolo palestinese: 'O eroici figli della Palestina, 'O uomini e donne coraggiosi sul campo, 'O zelanti combattenti di Gaza che avete reso orgogliosa la nazione islamica con la vostra jihad senza pari, 'O zelanti combattenti della Cisgiordania e della Striscia di Gaza, vi saluto. La vostra jihad, lunga 76 anni, sta ora dando i suoi frutti.

Oggi, i lupi assetati di sangue che hanno torturato, sterminato, bombardato e usurpato la vostra terra pagheranno, “O eroi della Palestina, - continua il generale - questo è il vostro giorno, ora è il vostro turno storico, e questa è la grande e storica opportunità che stavamo aspettando”. Una guerra che sarà esacerbata dalla problematica religiosa che si amplierà in tutto il mondo ricco e completamente conquistato dall’Islam. Molti i palestinesi che oggi hanno perso i territori occupati dal 1948 e che hanno represso la rabbia di un genocidio immane voluto da Israele e dagli americani si riuniscono della missione finale ideologica fatta di uomini e di rivolta per combattere a fianco dell’Iran. Il giorno della marcia verso Gerusalemme è molto vicino dicono in molti. Il patto mussulmano tradito dai benestanti islamici si è palesato stimolando dietro le quinte l’attacco americano dando il fianco ad una distruzione del popolo sciita.

La notte del 22 giugno trascina gli Stati Uniti in una nuova guerra in Medio Oriente, una decisione che arriva direttamente da un comandante in capo che per due volte ha condotto campagne presidenziali contro la guerra; finisce l’era Trump del grande pacificatore. Viene distrutta la diplomazia e regna la falsità in onore di un nuovo potere geopolitico di una piccola nazione che vuole allargare il suo potere in Medio Oriente a discapito di tanto sangue versato in onore del potere.

Infine, elenchiamo per dovere di cronaca le molte guerre americane fatte sotto falsa bandiera:

Guerra ispano-americana 1898 - L'affondamento della nave americana USS Maine nel porto dell'Avana, a Cuba, fu usato come pretesto per un attacco alla Spagna, che non ebbe nulla a che fare con l'accaduto. Si trattò molto probabilmente di sabotaggio.

Prima guerra mondiale 1916 - L'affondamento del Lusitania fu la principale motivazione usata per giustificare l'ingresso nella Prima guerra mondiale contro la Germania. Il Lusitania era camuffato da nave civile, ma in realtà trasportava armi e munizioni, il che lo rendeva un valido obiettivo militare. I tedeschi diramarono numerosi avvisi riguardanti la navigazione.

Seconda guerra mondiale 1941: l'America aveva già attaccato le potenze dell'Asse molto prima dell'attacco a Pearl Harbor.

Guerra del Vietnam 1965 - L'"incidente del Golfo del Tonchino" fu usato per giustificare l'entrata in guerra dell'America in Vietnam. L'incidente fu completamente messo in scena.

Bombardamento della Repubblica Federale di Jugoslavia nel 1999. Inscenato un "massacro" nel villaggio di Racak

Invasione dell'Iraq 2003 - "Armi di distruzione di massa" furono usate per giustificare l'invasione dell'Iraq. Un'altra invenzione e una bugia totale.

2025 - Israele e gli Stati Uniti ricorrono a dichiarazioni sempre più false per giustificare la guerra contro l'Iran.

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