Gela: No al genocidio di Gaza, basta complicità!!

Si è svolta a Gela alle ore 11.30 del 07 giugno del 2025 una manifestazione pro-Gaza che ha visto la presenza di molte autorità politiche, tra cui il vicepresidente dell’ARS Siciliana Nuccio di Paola del movimento 5 stelle e il Sindaco di Gela Terenziano di Stefano che hanno sfoggiato in maniera solidale la maglietta Gela per Gaza. Una cittadinanza di circa 500 persone si è stretta attorno agli organizzatori sbandierando le bandiere di Pace e Palestinesi. La manifestazione ha visto l’inizio del suo percorso dalla centrale piazza Umberto I per poi dirigersi verso viale mediterraneo, strada prospicente al comune di gela con vista verso al mare mediterraneo a mo’ di solidale messaggio verso la martoriata popolazione di gaza.

Tra gli interventi quello dell’On. Nuccio di Paola che ha dichiarato:” Occorre immediatamente stimolare l’opinione pubblica internazionale ad un cessate il fuoco e poi discutere di un processo di normalizzazione dell’area”. Per Simone Morgana Assessore della Giunta di Terenziano di Stefano:” la situazione a Gaza si potrà normalizzare solo riportando Gaza ai suoi originari limiti territoriali del 1948”. Da Palco di viale mediterraneo l’accorato appello di Giovanni Ferro sindacalista Cgil che nella sua lunga diramazione locutoria ha fatto il sunto storico dei vari genocidi che si sono perpetrati nella storia annoverando tra questi anche quello di Gaza e della sua popolazione.

Sempre Ferro ha ricordato il genocidio degli armeni da parte dell’impero ottomano tra il 1915 ed il 1923 che provocò la morte di 1,5 milioni di persone. Quello dei Khmer Rossi in Cambogia negli anni 70 che causò la morte di 2 milioni di persone. Il genocidio da parte degli Hutu in Ruanda che provocò la morte di 800.000 persone. Lo sterminio dei nativi americani da parte degli europei in Nord America che causò la morte di milioni di persone. Naturalmente da non dimenticare lo stesso olocausto perpetrato dai Nazisti che ha portato alla morte di sei milioni di Persone. Una storia che si ripete anche con Gaza dove oggi sono già morti 54.000 persone e circa 14.000 sono dispersi.

Tra le voci che si sono innalzate la condanna dei fatti del 7 ottobre 2023 che hanno determinato la morte di 1139 persone da parte di Hamas. La non giustificazione della risposta d’Israele che ad oggi ha provocato circa 60.000 morti tra cui 13.000 bambini. Le bombe continuano a falciare vittime tra i palestinesi e la mancanza di cibo oggi attanaglia le famiglie, le quali costrette a spostarsi per cercare cibo.

Una delle controversie oggi in atto è proprio la distribuzione del cibo gestita dalla Gaza Humanitarian Foundation sotto il controllo di Israeliani e Stati Uniti ad oggi è stata chiusa per un giorno intero per ristrutturazione. In pratica nell’ambito del genocidio in atto le morti per fame si collegano ai bombardamenti fatti indiscriminatamente nel mucchio dagli Israeliani. Solo il 4 giugno 2025 gli Israeliani hanno ucciso quasi 100 persone a Gaza sospendendo anche gli aiuti.

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite è pronto a votare una risoluzione che chiede un cessate il fuoco e l'accesso umanitario a Gaza, una misura che si prevede incontrerà il veto da parte degli Stati Uniti. La folla della manifestazione di Gela ha avuto momenti di rabbia per tutto quello che sta’ accadendo nella striscia di gaza ma si rende anche conto che sono problematiche che debbono risolversi a più alti livelli. Da parte della popolazione Gelese presente la solidarietà è tanta e si spera che tutto questo sia da stimolo per le menti decisorie sul conflitto di Gaza.

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