Report , la Sicilia non contribuisce alle spese dello stato italiano
È la trasmissione, Report della Rai, a considerare
la Sicilia fanalino di coda nel processo di contribuzione solidale dell’Italia.
Secondo la giornalista ,Gabanelli ,
molti tributi restano in Sicilia ed il carico di spesa per l’Italia è superiore
alle entrate che riceve. A lamentare la madornale svista il prof. Massimo Costa
dell’Università di Palermo che ribadisce
punto su punto il netto ed il ricavo per la Sicilia. Molte sono, infatti, le
entrate che restano in Sicilia al 100% - dice il prof. Costa- che però di contro sono controbilanciate da tributi riservati
sempre al 100% allo stato, quali imposte di produzione ,monopoli di stato,giochi
e scommesse che raggiungono ogni anno la ragguardevole cifra di 13 miliardi di
euro. Molti i tributi che non vengono versati nelle casse regionali in quanto
le aziende che operano in Sicilia hanno la sede legale in altri paesi del Nord
,classico è l’esempio della banca Unicredit che ad oggi ha assorbito il banco di Sicilia versando
i propri tributi(centinaia di milioni di euro) a Milano per una operatività
tutta siciliana. Altra nota dolente puntualizzata nella stessa trasmissione,i
dipendenti regionali, che a differenza delle altre regioni dove sono pagati con
i soldi dello stato, in Sicilia vengono remunerati con i sondi siciliani (il
100%), tra questi si ricordano i dipendenti dei musei,le guardie
forestali,motorizzazione civile,etc. Tra gli altri nel futuro si trasferiranno
anche gli stipendi di polizia,università,scuola ed il 50% della sanità ,tutto a
carico della regione naturalmente, che aumenterà ,così, i suoi dipendenti creando scandalo
nazionale. In pratica la Sicilia non si può considerare una regione ma uno stato
che sostituisce lo stato in molti settori. Facendo i conti- continua- il prof
Costa- docente di ragioneria all’Università di Palermo- la Sicilia spende circa
12 miliardi di euro che si attestano ben al di sotto di quello che preleva lo stato
italiano. Numeri che danno ragione al fatto che la Sicilia vive delle proprie
risorse pur essendo una delle più povere(infrastrutture,vie di comunicazione,lavoro,
etc) regioni d’Italia. Dietro questa disinformazione forse ancora una volta si
nasconde un cruda realtà che si è ripercorsa nella storia della Sicilia - “Pagare
i debiti degli altri”-.
Di Maurizio Cirignotta
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