Caro defunto,il business della festa dei morti


Il galoppo inflazionistico colpisce anche i cari defunti. Tutte le attività commerciali (vendita di fiori ,lumini) che in questi giorni si trovano in prima linea davanti ai cimiteri italiani,in occasione della commemorazione dei defunti, hanno ritoccato ampiamente i prezzi  dei vari prodotti . L’indagine campione è stata condotta da Krls Network of Business Ethics ,per conto dell’associazione contribuenti italiani, nelle 10 principali città. Una rosa a Milano può costare fino a 5 euro ,specie se comprata, davanti al cimitero,un rincaro del  5,6 % rispetto ai  4,10 euro  dell’anno scorso. Solo nel mese di settembre una rosa costava 1,00 euro. Altro prodotto che ha avuto una vera impennata monetaria è il classico lumino che ha raggiunto i 5,00 euro rispetto ai 2,50 euro dell’anno scorso. Le famiglie italiane ancora una volta andranno a pagare lo scotto che nella “festa dei morti” si aggirerà intorno a  22,30 euro. Un business di circa 410 milioni di euro che molte volte non risulta reale in quanto non viene rilasciato nemmeno lo scontrino fiscale. Ma la palese beffa per il cittadino e che i fiorai e i titolari di pompe funebri, in Italia, hanno un reddito sotto la soglia di povertà. Sarà evasione fiscale?   

                                                                                                                Di Maurizio Cirignotta

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