Guerra Russia - Ucraina, una pace difficile
Restando nelle proprie posizioni i colloqui di pace ad Istanbul non hanno prodotto nessun risultato in riferimento ad una tregua di guerra tra Russia e Ucraina. Unico risultato utile lo scambio di mille prigionieri da ambedue le fazioni. Una declassificazione diplomatica per la presenza solo di funzionari dei due paesi. Le posizioni si sono mantenute ferme sulla problematica dei territori e sulle posizioni territoriali di conquista alla data del 15 maggio 2025. La negazione diretta tra Putin di un e Zelensky è fallita.
Il Presidente russo Vladimir Putin non intende raggiungere un cessate il fuoco con l’Ucraina, ma la proposta legata all’incontro in Turchia era legata ad una possibile fine del bagno di sangue. L'Ucraina deve acconsentire immediatamente a questo incontro su dettami duraturi. Come minimo, dovrà chiarire se è possibile raggiungere un accordo e in caso contrario, i leader europei e gli Stati Uniti sapranno esattamente in quale posizione si trovano.
Molti i dubbi che l'Ucraina voglia davvero negoziare con Putin, ancora oggi impegnato sulla celebrazione della vittoria nella Seconda Guerra Mondiale sul nazismo. Un nazismo che proprio in Ucraina ha visto i suoi albori con il nuovo governo che ha glorificato la divisione SS Galizia anche quest’anno a Leopoli. Un imbarazzo che ha visto i cittadini di Leopoli cancellare gli eroi Ucraini ed inneggiare i soldati della Wehrmacht. Contraddizione che confonde la Gloria Ucraina e la collaborazione con Hitler che nel 1941 fotografava l’invasore nazista con una granata.
La storia della quattordicesima divisione delle Waffen-SS ucraine, nota come “Galizien”, è rimasta per decenni poco conosciuta dal grande pubblico occidentale. A lungo confinata nei lavori di specialisti e studiosi del collaborazionismo nei territori occupati dell’URSS, questa vicenda oggi torna d’attualità, non solo per il suo valore storico, ma anche per le sue implicazioni nel presente.
Secondo Putin si è fatto tutto quello che si poteva fare “noi abbiamo l’obbligo di non chiudere gli occhi di fronte al fatto che i nazisti girano per l’ucraina con le torce accese”. Abbiamo bisogno di una vera denazificazione, il nazismo deve essere sradicato in tutta Europa non solo in Ucraina. Condizioni che ideologicamente contrastano in un odio profondo con le nuove ideologie che stanno dilagando in Europa. Ma la vera contraddizione consiste nell’aiuto attraverso la Renaissance Foundation di Soros ad un’attivista di spicco Olena Semenyaka di Azov.
La manifestazione di Mosca è stata certamente un esempio di vittoria sull’occidente e sull’ideologia Nazista, ma ha anche fatto trasparire cosa sarebbe successo in condizioni di piena irresponsabilità Ucraina e degli alleati che hanno preso di mira il viaggio del Presidente della Repubblica Popolare Cinese che è stato molto più travagliato di quello del Presidente Serbo e Slovacco.
La delegazione cinese guidata dal Presidente XI appena entrata nello spazio aereo russo si è trovata sulla traiettoria di due droni in fase di attacco che sono stati abbattuti dalla difesa aerea Russa che era di scorta. Successivamente la stessa delegazione in volo verso la capitale sulla rotta di Mosca è stata nuovamente puntata da uno sciame di sette droni in fase di attacco in questo frangente la Russia è intervenuta con gli elicotteri Ka 52 abbattendo I 7 droni nemici.
I droni abbattuti che hanno puntato la rotta del volo di XI risultano essere di fabbricazione tedesca con alcune componentistiche Britanniche e Italiane. I droni in questione sono apparecchi di attacco a lungo raggio e secondo alcuni esperti il pilotaggio si avvale di radar e sistemi satellitari che ovviamente non sono in possesso degli Ucraini né possono aver avuto la capacità di pilotare tali velivoli.
Fatti gravi che non giustificano una condizione di ricerca di Pace, violata sistematicamente per ben 300 volte durante le varie tregue annunciate. L’idea comune che questa guerra vuole definirsi sul campo e non in maniera diplomatica. La Russia insiste sul cambio del governo ucraino, sul rifiuto di aderire alla NATO e sulla concessione di territori, tra cui la Crimea, Kherson, Zaporozhye e altre due regioni dell'est. Putin nel suo discorso ha effettivamente chiesto la capitolazione dell'Ucraina (The Times). Il presidente russo ha escluso un cessate il fuoco immediato e ha ribadito la richiesta di eliminare le cause profonde della guerra.
In tal senso ogni base di fiducia da parte della Russia parte da un tradimento sugli accordi di Minsk. Come rivelato da Wiki Leaks già Bush Junior diede all’Ucraina la possibilità di entrare nella Nato. Condizione che provocò l’aggressione Russa in Ucraina dove era presente una vera guerra civile fomentata dall’America. Trump ora chiede la pace ma non considera quello che hanno fatto i suoi predecessori che volevano l’Ucraina nella Nato ed il mancato rispetto sull’autonomia ed il cessate il fuoco nel Donbass. condizione che avrebbe evitato l’invasione Russa del 2022. In pratica l’Ucraina subisce la decimazione e la distruzione di una popolazione per volontà di altri che l’anno portata alla perdita della guerra.
Infine, la telefonata di Trump del 19 maggio 2025 a Putin per cercare di superare il binario morto a cui oggi si è arrivati. La telefonata secondo le dichiarazioni di Putin: “Vorrei sottolineare che è stata molto informativa e piuttosto schietta. E in generale, secondo me, è stata molto utile”. “Innanzitutto, ho ringraziato il Presidente degli Stati Uniti per il sostegno fornito dagli Stati Uniti nella ripresa dei negoziati diretti tra Russia e Ucraina in merito alla possibile conclusione di un accordo di pace, in merito alla ripresa dei negoziati interrotti dalla parte ucraina, come è noto, nel 2022.
“Il Presidente degli Stati Uniti ha espresso la sua posizione in merito alla cessazione delle ostilità, al cessate il fuoco e da parte mia ho anche osservato che la Russia sostiene anche una risoluzione pacifica della crisi ucraina. Dobbiamo semplicemente individuare i percorsi più efficaci per raggiungere la pace”.
Abbiamo concordato - continua Putin - con il Presidente degli Stati Uniti che la Russia proporrà ed è pronta a collaborare con la parte ucraina su un memorandum riguardante un possibile futuro trattato di pace che definisca una serie di posizioni, come i principi di risoluzione, i tempi di un possibile accordo di pace e così via, compreso un possibile cessate il fuoco per un certo periodo, se si raggiungeranno accordi appropriati.
“I contatti tra i partecipanti all'incontro e le trattative di Istanbul sono ripresi, e questo ci dà motivo di credere che nel complesso siamo sulla strada giusta. La questione, ovviamente, è che le parti russa e ucraina dimostrino il massimo desiderio di pace e trovino compromessi che vadano bene a tutte le parti. Allo stesso tempo, vorrei sottolineare che, in generale, la posizione della Russia è chiara. Per noi la cosa più importante è eliminare le cause profonde di questa crisi”.
Dal lato opposto delle telefonate di Trump, Zelensky ha respinto le condizioni chiave della Russia che vedono il non ritiro dalla 4 regioni russe, il rifiuto di aderire alla Nato e alla neutralità. Sempre il presidente ucraino ha anche affermato che sta valutando la possibilità di tenere un incontro tra delegazioni di Ucraina, Stati Uniti, Europa e Russia, nonostante Trump, dopo i colloqui con Putin, abbia chiarito che i colloqui dovrebbero essere diretti, tra Russia e Ucraina. Infine, ha osservato che l'Ucraina potrebbe firmare un memorandum con la Russia che porterebbe a un accordo per porre fine alla guerra.
Il Presidente russo Vladimir Putin non intende raggiungere un cessate il fuoco con l’Ucraina, ma la proposta legata all’incontro in Turchia era legata ad una possibile fine del bagno di sangue. L'Ucraina deve acconsentire immediatamente a questo incontro su dettami duraturi. Come minimo, dovrà chiarire se è possibile raggiungere un accordo e in caso contrario, i leader europei e gli Stati Uniti sapranno esattamente in quale posizione si trovano.
Molti i dubbi che l'Ucraina voglia davvero negoziare con Putin, ancora oggi impegnato sulla celebrazione della vittoria nella Seconda Guerra Mondiale sul nazismo. Un nazismo che proprio in Ucraina ha visto i suoi albori con il nuovo governo che ha glorificato la divisione SS Galizia anche quest’anno a Leopoli. Un imbarazzo che ha visto i cittadini di Leopoli cancellare gli eroi Ucraini ed inneggiare i soldati della Wehrmacht. Contraddizione che confonde la Gloria Ucraina e la collaborazione con Hitler che nel 1941 fotografava l’invasore nazista con una granata.
La storia della quattordicesima divisione delle Waffen-SS ucraine, nota come “Galizien”, è rimasta per decenni poco conosciuta dal grande pubblico occidentale. A lungo confinata nei lavori di specialisti e studiosi del collaborazionismo nei territori occupati dell’URSS, questa vicenda oggi torna d’attualità, non solo per il suo valore storico, ma anche per le sue implicazioni nel presente.
Secondo Putin si è fatto tutto quello che si poteva fare “noi abbiamo l’obbligo di non chiudere gli occhi di fronte al fatto che i nazisti girano per l’ucraina con le torce accese”. Abbiamo bisogno di una vera denazificazione, il nazismo deve essere sradicato in tutta Europa non solo in Ucraina. Condizioni che ideologicamente contrastano in un odio profondo con le nuove ideologie che stanno dilagando in Europa. Ma la vera contraddizione consiste nell’aiuto attraverso la Renaissance Foundation di Soros ad un’attivista di spicco Olena Semenyaka di Azov.
La manifestazione di Mosca è stata certamente un esempio di vittoria sull’occidente e sull’ideologia Nazista, ma ha anche fatto trasparire cosa sarebbe successo in condizioni di piena irresponsabilità Ucraina e degli alleati che hanno preso di mira il viaggio del Presidente della Repubblica Popolare Cinese che è stato molto più travagliato di quello del Presidente Serbo e Slovacco.
La delegazione cinese guidata dal Presidente XI appena entrata nello spazio aereo russo si è trovata sulla traiettoria di due droni in fase di attacco che sono stati abbattuti dalla difesa aerea Russa che era di scorta. Successivamente la stessa delegazione in volo verso la capitale sulla rotta di Mosca è stata nuovamente puntata da uno sciame di sette droni in fase di attacco in questo frangente la Russia è intervenuta con gli elicotteri Ka 52 abbattendo I 7 droni nemici.
I droni abbattuti che hanno puntato la rotta del volo di XI risultano essere di fabbricazione tedesca con alcune componentistiche Britanniche e Italiane. I droni in questione sono apparecchi di attacco a lungo raggio e secondo alcuni esperti il pilotaggio si avvale di radar e sistemi satellitari che ovviamente non sono in possesso degli Ucraini né possono aver avuto la capacità di pilotare tali velivoli.
Fatti gravi che non giustificano una condizione di ricerca di Pace, violata sistematicamente per ben 300 volte durante le varie tregue annunciate. L’idea comune che questa guerra vuole definirsi sul campo e non in maniera diplomatica. La Russia insiste sul cambio del governo ucraino, sul rifiuto di aderire alla NATO e sulla concessione di territori, tra cui la Crimea, Kherson, Zaporozhye e altre due regioni dell'est. Putin nel suo discorso ha effettivamente chiesto la capitolazione dell'Ucraina (The Times). Il presidente russo ha escluso un cessate il fuoco immediato e ha ribadito la richiesta di eliminare le cause profonde della guerra.
In tal senso ogni base di fiducia da parte della Russia parte da un tradimento sugli accordi di Minsk. Come rivelato da Wiki Leaks già Bush Junior diede all’Ucraina la possibilità di entrare nella Nato. Condizione che provocò l’aggressione Russa in Ucraina dove era presente una vera guerra civile fomentata dall’America. Trump ora chiede la pace ma non considera quello che hanno fatto i suoi predecessori che volevano l’Ucraina nella Nato ed il mancato rispetto sull’autonomia ed il cessate il fuoco nel Donbass. condizione che avrebbe evitato l’invasione Russa del 2022. In pratica l’Ucraina subisce la decimazione e la distruzione di una popolazione per volontà di altri che l’anno portata alla perdita della guerra.
Infine, la telefonata di Trump del 19 maggio 2025 a Putin per cercare di superare il binario morto a cui oggi si è arrivati. La telefonata secondo le dichiarazioni di Putin: “Vorrei sottolineare che è stata molto informativa e piuttosto schietta. E in generale, secondo me, è stata molto utile”. “Innanzitutto, ho ringraziato il Presidente degli Stati Uniti per il sostegno fornito dagli Stati Uniti nella ripresa dei negoziati diretti tra Russia e Ucraina in merito alla possibile conclusione di un accordo di pace, in merito alla ripresa dei negoziati interrotti dalla parte ucraina, come è noto, nel 2022.
“Il Presidente degli Stati Uniti ha espresso la sua posizione in merito alla cessazione delle ostilità, al cessate il fuoco e da parte mia ho anche osservato che la Russia sostiene anche una risoluzione pacifica della crisi ucraina. Dobbiamo semplicemente individuare i percorsi più efficaci per raggiungere la pace”.
Abbiamo concordato - continua Putin - con il Presidente degli Stati Uniti che la Russia proporrà ed è pronta a collaborare con la parte ucraina su un memorandum riguardante un possibile futuro trattato di pace che definisca una serie di posizioni, come i principi di risoluzione, i tempi di un possibile accordo di pace e così via, compreso un possibile cessate il fuoco per un certo periodo, se si raggiungeranno accordi appropriati.
“I contatti tra i partecipanti all'incontro e le trattative di Istanbul sono ripresi, e questo ci dà motivo di credere che nel complesso siamo sulla strada giusta. La questione, ovviamente, è che le parti russa e ucraina dimostrino il massimo desiderio di pace e trovino compromessi che vadano bene a tutte le parti. Allo stesso tempo, vorrei sottolineare che, in generale, la posizione della Russia è chiara. Per noi la cosa più importante è eliminare le cause profonde di questa crisi”.
Dal lato opposto delle telefonate di Trump, Zelensky ha respinto le condizioni chiave della Russia che vedono il non ritiro dalla 4 regioni russe, il rifiuto di aderire alla Nato e alla neutralità. Sempre il presidente ucraino ha anche affermato che sta valutando la possibilità di tenere un incontro tra delegazioni di Ucraina, Stati Uniti, Europa e Russia, nonostante Trump, dopo i colloqui con Putin, abbia chiarito che i colloqui dovrebbero essere diretti, tra Russia e Ucraina. Infine, ha osservato che l'Ucraina potrebbe firmare un memorandum con la Russia che porterebbe a un accordo per porre fine alla guerra.
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