Gela : Il Santissimo Crocifisso dei Miracoli
L’11 Gennaio 2025 Gela ricorda il Santissimo Crocifisso, che secondo la storia fù portato a Gela dalla Magna Grecia nel 1500 da alcuni marinai di Terranova di Sicilia. Il crocifisso di stile Bizantino è alto 180 cm costruito in legno e stucco ed appartenuto ad una donna cristiana e marito ebreo e poi venduto ai marinai Gelesi . Una storia che viene da lontano , che solcando i mari arriva a Gela . Inizialmente ,infatti, il crocifisso fu custodito per anni dal capitano Antonio Tusa e dopo la sua morte fu consegnato a zia Domenichella.
I miracoli non tardarono a venire e nell’agosto del 1544 un grande caldo colpì la città di Gela e molte persone si fermavano davanti la casa di zia Domenichella per abbeverarsi dalla giara posta sotto il crocifisso, l'acqua miracolosamente non si svuotava mai. Una situazione che creò sospetti , il Crocifisso fu portato all’interno della chiesa dei carmelitani e nel marzo del 1602 il secondo miracolo ebbe luce, il crocifisso iniziò a trasudare acqua e sangue tanto da produrre scetticismo e favorire la sua chiusura all’interno della sacrestia su un letto di bambagia e stoffe.
Dopo giorni di clausura il Crocifisso il 31 marzo 1602 all’apertura delle porte della sacrestia, grondava ancora acqua e sangue, specie dal costato. Il miracolo fu compiuto e non vi era ombra di dubbio che tutto quello che era sotto gli occhi di tutti non era normale ma sottendeva a qualcosa di divino.
L'accettazione di qualcosa di ultra terreno ebbe la sua valenza con il terzo miracolo , quello dell’ 11 Gennaio 1693, quando un tremendo terremoto si abbatte sulla Sicilia provocando la morte di novanta tremila persone e Terranova di Sicilia ed i Paesi viciniori furono risparmiati.
Una data che restò impressa nella storia di Gela ed oggi 11 Gennaio la Chiesa del Carmelo, posta vicino all’originaria casa del Capitano Tusa, lo festeggia e rievoca . Nell’occasione i Marinai di Gela fanno da Guardie D’Onore al Crocifisso a memento della storia che li ha visti protagonisti. La bambagia (cotone) in cui viene adagiato il Crocifisso viene cambiata ogni anno e nell’occasione viene data ai fedeli che la conservano gelosamente come reliquia benedetta.
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