Marijuana legale negli Usa provoca un calo dei guadagni dei cartelli della droga
La notizia rimbalza da oltre oceano ,dove alcuni Stati USA
hanno deciso di rendere legale l’uso della Marijuana. Una scelta che ha
rappresentato l’apertura di un nuovo settore industriale negli Usa dove solo nel 2014 si è avuto un
rimbalzo del 74% con una cifra di 2,7 milioni di dollari. Una linea di
programma statale che provoca una controtendenza negativa per i cartelli della
droga del Sud America che perdono svariati milioni di dollari. Tra gli stati
traino nella scelta di liberalizzare la Marijuana troviamo il Colorado che ha
depenalizzato l’uso da due anni. Si riducono anche le azioni di confisca lungo
il confine con il Messico dove si è passati dalle 2430 tonnellate del 2014 alle
1538 nel 2015. Si è anche ridotto il costo di smantellamento dei campi di
produzione del 50%. Il prezzo della Marijuana che aveva raggiunto i 100 dollari
e crollato verso i 30 dollari attuali. L’influenza della liberalizzazione sta
influenzando sia i guadagni del Cartello ma anche gli agricoltori che
preferiscono lavorare per lo stato ed avere una vendita legalizzata. Un
fenomeno che rappresenta una vero fenomeno di spaccio al contrario,infatti il
traffico di marijuana si dirige dagli Stati Uniti al Messico con un prodotto di
maggiore qualità e ad un prezzo nettamente minore. Nel processo di cambiamento è certo che la
marijuana viene acquistata nei negozi statunitensi e venduta all’estero. Un
processo che ha determinato una reazione da parte del Cartello che ha
diversificato la tipologia di droga da smerciare negli stati uniti si denota
infatti il raddoppio della quantità di cocaina e di altre tipologie di droghe
sintetiche che vengono introdotti dal confine negli Stati Uniti. Tra gli
effetti negativi della legalizzazione certamente l’aumento della dipendenza da
uso ma i benefici nell’ago della bilancia sono maggiori in considerazione dei
milioni di dollari che possono essere spesi
in altri impieghi sociali. Il
trend di legalizzazione continua anche
in altri stati come Uruguay e Canada ma sembra che la legalizzazione possa
anche diffondersi in tutta l’America Latina specie per l’uso medicinale.
Maurizio Cirignotta
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