Siria, “Il mondo si interroga sulle morti sospette” ; La strage continua
Una realtà, quella della guerra civile Siriana,
che si trascina da anni mietendo vittime su vittime. I dati che vengono aggiornati
da varie fonti tra cui l’Onu ed alcune ONG sono allarmanti si parla di 70.000
vittime nel conflitto, 4.000.000 di persone in completo disagio, 2.000.000 di persone
sfollate, 1.300.000 rifugiati nei paesi confinanti(Giordania,Egitto,Libano,Iraq
e Turchia). Un conflitto che ancora oggi vede opporsi le Forze Governative di
Assad e la Coalizione Nazionale Siriana che rappresenta la continuazione della
primavera araba. Il Conflitto è iniziato il 15 marzo del 2011 si è sviluppato
in tutto il paese fino ad arrivare all’epilogo odierno di una chiara guerra
civile. Oggi a 26 mesi dall’inizio della guerra la comunità internazionale si
interroga su quello che stà succedendo e sulle possibilità di favorire degli
equilibri utili tra un blocco comunista che non vuole mollare la sua presenza sul territorio
medio orientale dando il pieno appoggio ad Assad e altri stati che cercano di acquisire
posizioni a salvaguardia della comunità. In ambito Onu i giochi di potere sono
chiari il veto di Russia e Cina posto più volte contro le risoluzioni Onu che
avrebbero condannato Assad ,sono il chiaro esempio di un appoggio concreto al
Governo Siriano. A farne le conseguenze il popolo e le migliaia di morti
innocenti. Occorre intervenire e non accusare nessuno. Le recenti dichiarazioni
di Carla del Ponte(membro della commissione Onu che indaga sui crimini di
Guerra) che parlano della possibilità di
uso nelle morti sospette dei mesi scorsi di armi chimiche da parte degli stessi
ribelli, si contrasta con quello che
invece le agenzie giornalistiche Britanniche hanno battuto il 25 Aprile 2013 quando
si parlava di informazioni convincenti sull’uso di armi chimiche, tra cui il
famigerato gas sarin da parte del regime di Assad. Dove stà la verità ? Gli attacchi di Israele,
non vogliono interferire nelle questioni Siriane, però vengono eseguiti solo
per impedire la fornitura di armi iraniane ai miliziani libanesi sciiti di Hezbollah.
Sarà tutto vero ? Le dinamiche diplomatiche possono fare la differenza e il
tour del Segretario di Stato Americano Livni-Kerry può rappresentare l’inizio
di un processo che partirà a fine mese con un conferenza internazionale per
mettere fine al conflitto Siriano. Obbiettivo far sedere allo stesso tavolo il
Governo Siriano e i Ribelli. In attesa dei risvolti internazionali sulla Siria
la strage continua…
Di Maurizio Cirignotta
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