Italia,Cittadini insoddisfatti del fisco
Di Maurizio Cirignotta
Le continue vessazioni del Fisco
nei confronti dei cittadini,hanno provocato una risposta da parte delle
associazioni dei contribuenti. Sembra ,infatti, che il 96% dei cittadini hanno
da recriminare l’inefficienza degli sportelli delle esattorie. Le lamentele
sono collegate alle mancate notizie utili ed alle continue vessazioni che si
ricevono da parte di taluni impiegati. Nel 52% dei casi si viene invitati a
rivolgersi agli enti che hanno staccato la cedola debitoria (Inps,Agenzia delle
Entrate,Comuni). Lo sportello del contribuente deve intervenire nel 34% dei
casi e solo nel 14% i casi vengono risolti senza contestazioni. Ad affrontare
lo speciale studio la Krls of Business Ethics che ha affrontato il problema a
livello nazionale. Gli sportelli presi in considerazione sono stati quelli di Milano,
Torino, Genova e Bologna; per il Centro Roma, Firenze, Perugia e Pescara per il
Centro; e per il Sud Napoli, Palermo, Campobasso e Bari. I dati hanno validato
l’insoddisfazione del 56% delle persone fisiche ,il 33% delle imprese e l’11%
dei professionisti. A presentarsi allo sportello delle agenzie delle entrate il
52% dei cittadini che si rivolgono al fisco per il pagamento o la rateizzazione
delle cartelle di pagamento, il 48% chiede informazioni o contesta l’illegittimità
della richiesta di pagamento. I Cittadini chiedono più efficienza e maggiore
lotta all’evasione fiscale. Nel campione intervistato, l'89% giudica insufficiente il loro impegno ,
"poco" (46%) o "per niente efficace" (43%), a fronte del
11% di opinione contraria; un'azione inefficace è segnalata più diffusamente
tra le donne (87% rispetto al 83% tra gli uomini), tra gli anziani (84%), e nel
campione del Nord (91% rispetto al 78% nel Centro e al 86% nel Sud). Questi
comportamenti hanno portato l’Italia nel 2011 a riscuotere solo l’11% dell’evasione.
In Inghilterra le esattorie riscuotono il 91% dell’evasione in Francia l'87%,
in Belgio l'84%, in Spagna l'81%, in Romania il 64%, in Turchia il 58%, in Albania
il 44%. Una condizione certamente degradante per il fisco italiano specie in un
periodo in cui vengono chiesti notevoli sacrifici alle famiglie proprio in
riferimento alla mancata capacita di riscossione ed alla mancata applicazione
della tax compliance.
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