Gela, royalties petrolifere nel capitolo affari generali
Inquinamento,tumori e malformazioni sono a Gela delle vere piaghe sociali che negli anni sono state dimenticate dalle stesse istituzioni locali e dall’inosservanza di alcuni ammortizzatori economici collegati all’industria ed alle Royalties. A proporre la grave inosservanza “Gela Sviluppo e Ambiente” un’associazione che si batte per un ambiente migliore e per lo sviluppo del territorio di Gela. Ultima in ordine di tempo la sua adesione alla manifestazione dei Forconi che ha avuto una grande adesione di cittadini. Un processo di lotta che ha portato ad un’attenzione da parte dello Stato che attraverso la prefettura di Caltanissetta giorno 12 marzo 2012 inizierà assieme ad altre associazioni un percorso di contrattazione che si baserà su alcune richieste : Defiscalizzazione del carburante in tutto il territorio provinciale,Riqualificazione del territorio e bonifiche,Problematica amianto, malati malformati,malati oncologici,potenziamento dei sistemi di depurazione delle acque per uso umano, utilizzo delle acque reflue per l’agricoltura del territorio del Gelese,posizionamento di centraline di monitoraggio dell’aria in tutta Gela, utilizzo delle somme dedicate alle Royalties del comune Gela per il risanamento del territorio,creazione di un capitolo dedicato alle Royalties nel bilancio comunale, rielaborazione delle tariffe dell’acqua in rapporto alla qualità della stessa come fornita ai cittadini. Un processo quello delle Royalties comunali che potrebbe aprire un vero caso nazionale, le somme,infatti, che sono state introitate dal 2001 ad oggi versate dall’ENI Mediterranea Idrocarburi sono di euro 28 milioni circa e solo nel 2010 sono entrate nelle casse comunali 6 milioni 350 mila euro con un incremento del 40% in virtù della nuova legge nazionale del 12 maggio 2010 n° 11 (art.lo12) che porta le Royalties dal 7% al 10% e che sono collegate al prezzo del greggio ,oggi in continuo aumento. Il comune di Gela nei prossimi 10 anni dovrebbe ricevere ,quindi, circa 70 milioni di Euro. La legge inoltre prevede che i 2/3 vadano al comune di Gela sede di estrazione petrolifera mentre 1/3 sono di appannaggio della regione Siciliana il resto và allo stato. Altri comuni come quello di Troina sono oggi più virtuosi rispetto a quello di Gela e destinano le somme agli scopi previsti dalla norma che al comma 4, prevede che tali risorse vadano “allo sviluppo dell’occupazione e delle attività economiche ,all’incremento industriale e ad interventi di miglioramento ambientale delle aree dove si svolgono le ricerche e le coltivazioni. Tra le associazioni che parteciperanno all’incontro il Movimento Polo Oncologico di Gela, l’Osservatorio Nazionale Amianto,l’O.S.A malati malformati.
Di Maurizio Cirignotta
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