Licata: Festa di S. Angelo Martire

Parte il 1° Maggio 2024 la kermesse dei festeggiamenti dedicati al santo Patrono S. Angelo. Le attività ricreative e canore associano la grande fiera di maggio che si dipana per le vie del centro cittadino ed è rappresentata da circa 200 mercatali provenienti da tutta la Sicilia che allieterà i visitatori dal primo al sette del mese di maggio, segue la musica che dal palco di piazza progresso davanti la sede del comune di Licata vedrà esibirsi il primo maggio la Vasco Rock Show, mentre il tre maggio ci sarà Radio Time 90 con Giuseppe Urso , il quattro maggio i Meteora con Aurora Marinello ed infine il 06 maggio sarà il cantante neomelodico Angelo Famao a chiudere la Kermesse canora. Tutti gli spettacoli si svolgeranno dopo le 21.30. Ma la vera festa del Santo Patrono, Angelo, si svolgerà il 5 maggio e rappresenterà tutto folclore storico di una Sicilia che si stringe attorno alle reliquie del Santo Patrono. Si assiste, infatti, ad una serie di celebrazioni liturgiche che culminano con i Vespri del 4 sera quando in uno dei momenti più forti e commoventi è dato dalla discesa dall’altare maggiore della Sacra Urna argentea contenente le reliquie del Santo Carmelitano. L’urna viene riposta poi sul bellissimo fercolo che a spalle verrà portato in processione dalle Associazioni Pro Sant’Angelo. Tutti i componenti della confraternita sono vestiti da marinai e camminano a piedi nudi, a seguire le reliquie dei grandi ceri che rappresentano le varie confraternite dei lavoratori di Licata. Si pensa che proprio a Licata sia anche comparso S. Michele Arcangelo e proprio da lui rappresentante S. Angelo. Una storia di fede ma anche di martirio quella di S. Angelo Carmelitano patrono di Licata. Nato in Gerusalemme da un parto gemellare da una famiglia ebrea poi convertitasi al cristianesimo. La scelta di Angelo fu' quella di abbracciare la fede cristiana per tutta la vita, la sua ordinazione avvenne sul monte Carmelo in Palestina. Un abbraccio di vita verso l'ordine del Carmelo fondato dal Profeta Elia. La sua storia di fede è stata caratterizzata dalla evangelizzazione del popolo palestinese attraverso i molti miracoli compiuti. Scelto dall'ordine per andare a Roma per sottoporre al Papa Onorio III la regola adottata da San Broccardo.
Dopo pochi anni, il Papa adottò la Regola di San Francesco, confermando la regola carmelitana. Angelo in seguito fu inviato in Sicilia con il compito della Predicazione. Qui i contrasti furono molti in quanto si dovette confrontare con gli eretici Patarini. Furono proprio questi contrasti a far trovare la morte al carmelitano Sant'Angelo che cadde vittima di un prepotente signorotto che inviati i suoi sicari fece uccidere il santo con cinque colpi di spada il 5 maggio 1255 mentre usciva dalla chiesa di San Giacomo in Licata

                                                                                 Di Maurizio Cirignotta 

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