Mazzarino: L’Anti Papa della chiesa

Si è svolto giorno 06 aprile 2024 Alle ore 17.00 a Mazzarino in provincia di Caltanissetta un convegno dedicato al Codice Ratzinger che ha preso spunto dal libro del giornalista e scrittore romano oltre che storico dell'arte che si è occupato da anni di storia, archeologia, ambiente e religione per alcune delle più importanti testate nazionali. Hanno partecipato come co relatori Don Alessandro Maria Minutella scrittore e padre dell’ultimo libro “Chiesa dove vai?” e il Filosofo Prof. Diego Fusaro. Il luogo della conferenza e stata quella dell’ex chiesa S. Ignazio di Loyola (Padre dei Gesuiti) in via collegio n. 8. L’evento è stato organizzato dall’avv. Antonio Ficarra di Mazzarino. Molte le persone in sala provenienti da tutta la Sicilia. Il primo intervento di Don Alessandro Maria Minutella ha da subito dato la centratura ai temi del convegno dicendo: “da 11 anni sul trono di Pietro siede un usurpatore perché dal punto di vista canonico non è il Papa, per la legge che regolamenta la chiesa il codice di diritto canonico riscritto nel 1983, proveniente da quello del 1917 oggi regolamenta gli atti della chiesa, alla sua riscrittura ha partecipato lo stesso Ratzinger allora prefetto della Chiesa sotto papa Giovanni paolo II.“ Continua Minutella : “ Per i canoni della chiesa Papa Bergoglio nome i codice pre conclave “Monna Lisa” è un usurpatore ed il mio ultimo libro - Chiesa dove vai ? – ne racconta le vicende teologiche”. Secondo Don Minutella il papa è il successore di Pietro e teologicamente la messa non è valida quando si cita la parola “in unione con il nostro Papa Francesco “perché lui è un Apostata, lui è un Eretico perché lui non è un Papa “- “Mi spiace dice Don Minutella vedere una chiesa che non è la chiesa di Gesù Cristo. Dichiarazioni forti che ci portano forse all’Apocalisse 18 di Giovanni “Dopo ciò, vidi un altro angelo discendere dal cielo con grande potere e la terra fu illuminata dal suo splendore, Gridò a gran voce: “È caduta, è caduta Babilonia la grande ed è diventata covo di demòni, carcere di ogni spirito immondo, carcere d'ogni uccello impuro e aborrito e carcere di ogni bestia immonda e aborrita”. Il secondo relatore è il Prof. Diego Fusaro Filosofo che nella sua visione agnostica - laica ha rappresenta il contesto storico della chiesa e del cristianesimo. Dice il prof. Fusaro: “Io farò un’analisi filosofica dei nostri tempi ed il lavoro e sinergico con gli altri relatori. nel mio libro “la fine del cristianesimo” uso la parola di evaporazione del cristianesimo che è il processo svolto e che si sta sviluppando oggi, il cristianesimo sta lentamente sparendo. come il quadro storico di Bergoglio si identifica in questo contesto. Quello che sta succedendo continua Fusaro è una vera inimicizia tra la società occidentale della tecnica e dei mercati e la religione che si sta manifestando proprio con il cristianesimo, la società nichilista della tecnica e dei mercati non si esime da abbandonare il legame religioso, una vera inimicizia rappresentata dal fatto che uomini e donne non vedono più la centralità della religione nella loro vita sono prevaricati nel disumanismo. L’umanità dice Fusaro è intrisa dall’ateismo liquido che ammette che dio non è o è, ma certamente è considerato come una condizione secondaria di vita oggi maggiormente fondata sulla tecnica. La civiltà tecnico capitalista oggi non considera il cristianesimo come necessario nel suo sviluppo e non vuole appoggiarsi ad esso e per potersi riprodurre e deve neutralizzare il cristianesimo. Il concetto di sacro oggi non ha una visione capitalista e non si può vendere e per questo deve essere profanato in una società desacralizzata e libera. I Mercati infatti hanno dissacrato la religione cristiana perché non gli serve per raggiungere i suoi fini”. Infine, Fusaro parla di limite e di religione limitante che ferma e non fa progredire l’Io tecnico capitalista dell’uomo che ha scelto di mangiare la famosa mela della genesi per essere onnipotente. Alla fine, la relazione del giornalista Cionci che entra nel merito del Diritto canonico e della verità scritta di un processo errato e nei tratti usurpatore e non legale dell’attuale processo che ha portato all’elezione di Bergoglio. Cionci dice: “Con la sua declaratio in latino dell’11 febbraio 2013 il Papa benedetto XVI si dimette dal mandato del Ministerium e non dal Munus”. Un soppeso di parole fondamentali nel processo di mancata legalità di tutto quello che verrà dopo. Il Papa, infatti, ha due poteri che gli sono concessi il “munus” [Qui il senso è quello specifico è “investitura divina” e secondo la sua essenza spirituale, debba essere reso esecutivo (exsequor indica nel linguaggio giuridico l’attuazione, l’applicazione pratica di una legge, di un principio giuridico) non solo con l’azione e la parola, ma altresì con la sofferenza e la preghiera. Il “ministerium”, invece è l’esercizio pratico, ciò che deve essere appunto “amministrato”. Nei testi canonistici ministerium non è mai impiegato come sinonimo di munus. Dice Cionci che da queste considerazioni del codice canonico il Papa Benedetto non si è mai dimesso dal munus che rappresenta l’investitura divina e che si perde con la morte. Nonostante tale condizione dettata dal codice canonico fu subito fatto un conclave che in pratica non è valido, secondo le leggi della chiesa. Inoltre, un’altra condizione d’illegittimità è data dall’ora di convocazione del conclave che illegittima lo stesso. Una serie di condizioni a violazione dello stesso codice canonico che dovevano invalidare l’elezione. A questo punto sono molti i dubbi e le considerazioni legali dettate dalla stessa chiesa nei suoi codici violati che portano alla fine del convegno a far pensare ad una lotta intestina per il potere avvenuta sotto gli occhi del mondo religioso da cui molti religiosi oggi si allontanano recriminando solo verità.


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