Siria: Salviamo il dittatore ? ; Morti 7300 bambini dal marzo del 2011 !!
Sembra essere opinione comune da
parte degli stati quella di salvare la testa del dittatore Bashar al Assad . I trattati
di pace di Ginevra attualmente in essere
rappresentano solo la facciata diplomatica di una guerra civile che si vuole
far continuare. Alla luce delle migliaia
di morti, la guerra in Siria è solo una storia drammatica per i diritti umani. Sono
oltre 136.000 le persone rimaste uccise in Siria dall'inizio del conflitto (marzo 2011), 47.998 sono i civili; tra
le vittime , oltre 7.300 sono solo bambini. L'Osservatorio siriano per i
diritti umani parla chiaro, dalla sua sede di Londra, e sottolinea come proprio
lo scorso mese di Gennaio 2014 la recrudescenza del conflitto civile sia
ampiamente aumentata dallo scoppio delle ostilità del 2011. Sembra chiaro che
la comunità internazionale voglia favorire l’attacco finale del regime dittatoriale
verso gli insorti. L'ultimo bilancio delle vittime registrato dall'ong alla fine di dicembre
era di 130.433 morti,
ma i violenti scontri tra ribelli e forze governative, così come tra ribelli e
jihadisti, hanno causato quasi 6.000 morti da allora. Nel
dettaglio, dall'inizio del conflitto sono almeno 31.629 i combattenti
dell'opposizione ad essere rimasti uccisi, tra cui oltre 8.000
jihadisti; sul fronte del regime l'ong ha registrato la morte di 53.167 soldati
e miliziani, di 271 combattenti del gruppo sciita libanese Hezbollah e di 338
membri di altre brigate sciite schierate al fianco di Damasco. Il bilancio
dell'ong comprende anche 2.824 individui non identificati. L'Osservatorio
ha sottolineato come il bilancio reale delle vittime potrebbe
essere molto più pesante, a fronte dell'"estrema segretezza" da parte
di ribelli, jihadisti e membri del regime sul numero dei propri caduti. L’appuntamento
di Ginevra quindi ha solo allungato i tempi e nella prima fase come si evince
dalle dichiarazioni di Lakhdar Brahimi(diplomatico
algerino), ha solo portato a risultati non certi. L’appuntamento del prossimo 10
febbraio si apre sotto l’Egidia dell’insicurezza , raggiungere un risultato
utile sarà difficile, il dittatore ,infatti, non vuole fare nessun passo indietro.
Dall’inizio dei negoziati sono morte 1900 persone. Ultima in ordine di tempo l’attacco
sferrato il 1 febbraio 2014 che ha
provocato la morte di 46 civili, tra cui
13 bambini. Il raid è stato portato avanti dagli elicotteri del presidente Bashar al Assad contro la città di Aleppo. La
guerra civile continua ed i morti aumentano, la diplomazia internazionale
continua a vivere una condizione di stallo e si parla anche di una fuga organizzata dello stesso Bashar al Assad attraverso la Turchia per
cercare di arrivare ad una conclusione del conflitto.
Di Maurizio Cirignotta
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