A rischio chiusura il centro nascite “Gravina” di Caltagirone
A rischio chiusura il centro nascite del presidio ospedaliero “Gravina” di Caltagirone.
A darne notizia è Maurizio Cirignotta dirigente del FSI-CNI,
Coordinamento Nazionale Infermieri aderente alla Federazione Sindacati
Indipendenti.
“La legge sulla spending rewiew ha innalzato il limite utile a mantenere attivo il centro nascite a 1000 parti l’anno – dichiara Cirignotta – ma la stessa legge non ha tenuto in considerazione le varie realtà territoriali ed i bacini di utenza oltre al tasso di abitabilità che, in molte realtà è più basso per l’ampia presenza di terreni agricoli”.
Nel paese di Caltagirone nel 2012 ci sono state 793 nascite e nel 2013 il tasso si aggira intorno alle 700, numeri che seguendo la legge sulla spending rewiew rischiano di far chiudere per sempre il centro nascite del presidio ospedaliero “Gravina”.
“Molti gli abitanti dei comuni soffriranno per la chiusura del punto nascite di Caltagirone che per decenni è stato un punto di riferimento nevralgico per il territorio del Calatino, tra questi Grammichele, S.Michele di Ganzaria, San Cono, Vizzini, Niscemi, Palagonia, Ramacca, Mirabella Imbaccari e Licodia Eubea. Una condizione di disagio che porterà centinaia di neo mamme a partorire in luoghi lontani” conclude Maurizio Cirignotta.
“La legge sulla spending rewiew ha innalzato il limite utile a mantenere attivo il centro nascite a 1000 parti l’anno – dichiara Cirignotta – ma la stessa legge non ha tenuto in considerazione le varie realtà territoriali ed i bacini di utenza oltre al tasso di abitabilità che, in molte realtà è più basso per l’ampia presenza di terreni agricoli”.
Nel paese di Caltagirone nel 2012 ci sono state 793 nascite e nel 2013 il tasso si aggira intorno alle 700, numeri che seguendo la legge sulla spending rewiew rischiano di far chiudere per sempre il centro nascite del presidio ospedaliero “Gravina”.
“Molti gli abitanti dei comuni soffriranno per la chiusura del punto nascite di Caltagirone che per decenni è stato un punto di riferimento nevralgico per il territorio del Calatino, tra questi Grammichele, S.Michele di Ganzaria, San Cono, Vizzini, Niscemi, Palagonia, Ramacca, Mirabella Imbaccari e Licodia Eubea. Una condizione di disagio che porterà centinaia di neo mamme a partorire in luoghi lontani” conclude Maurizio Cirignotta.
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