Gela,il Santissimo Crocifisso
E’ l’11 di Gennaio del 1693, quando un catastrofico terremoto distrugge gran parte della Sicilia e risparmia Gela ed i paesi vicini. Un Miracolo che si riconduce al Santissimo Crocifisso ed a Maria d’alemanna che dall’8 marzo dello stesso anno sono stati eletti protettori e patroni della città. Una storia ,quella del Crocifisso, oggi presente pressa la chiesa della beata vergine del Carmelo in Gela che nasce nel 1500 quando alcuni marinai dell’allora Terranova lo portarono dalla magna Grecia ,dove fù comprato per alcuni denari da un’ ebreo . Il crocifisso da quell’epoca fu tenuto per anni in custodia dal capitano Antonio Tusa e dopo la sua morte è stato consegnato a zia Domenichella. Nell’agosto del 1544 un grande caldo colpì la città e molte persone si fermavano davanti la casa di zia Domenichella per abbeverarsi dalla giara posta sotto il crocifisso che miracolosamente non si svuotava mai. Il Crocifisso dopo il miracolo venne posto all’interno della chiesa dei carmelitani e nel marzo del 1602 fece ancora stupire trasudando acqua e sangue tanto da produrre scetticismo e favorire la sua chiusura all’interno della sacrestia su un letto di bambagia e stoffe. Dopo giorni di vera clausura all’apertura delle porte il crocifisso grondava ugualmente acqua e sangue ,specie dal costato. Una storia di miracoli che si ripete in un percorso di fede l’11 Gennaio di ogni anno presso la chiesa del Carmelo in Gela posta proprio vicino alla originaria casa del Capitano Tusa(zona quattro canti). In occasione della festività religiosa il cotone che avvolge il sacro crocifisso viene cambiato e dato ai fedeli che lo conservano gelosamente come reliquia benedetta.
Di Cirignotta Maurizio
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