Gela-Manfria, discariche di amianto tra i rifiuti


Ancora una volta la mancanza di senso civico da parte dei cittadini crea danno alla salute della popolazione. Ad essere inquisita la via torre di Manfria che si dirama in entrata all’interno della frazione dalla SS 115 e che rappresenta uno dei fiori appassiti e dimenticati di “Manfria”,una zona di notevole viabilità percorsa da tutti in quanto punto di accesso principale alla frazione. Subito sulla sinistra ,infatti,una discarica a cielo aperto dove oltre ad altri rifiuti si può trovare di tutto, e specie manufatti in fibre di amianto e cemento sbriciolati come coperture in eternit,contenitori per l’acqua e quant’altro. Naturalmente la discarica vede anche la presenza di lavatrici,frigoriferi,materiale di scarto cementizio, rifiuti di verde privato ecc. Una condizione che si ripercorre da anni e che la stessa amministrazione comunale non è riuscita a dipanare al meglio. L’amianto è nocivo per la salute in quanto le sue fibre che sono anche volatili hanno la caratteristica di dividersi longitudinalmente raggiungendo dimensioni di centesimi di micron, inalato riesce ad arrivare negli alveoli polmonari e stazionare in essi ,provocando malattie respiratorie come l’asbestosi e tumori. Occorre ,quindi,una maggiore attenzione sulla problematica rifiuti a “Manfria” zona of limit del comune di Gela. Le normative in questo senso sono ben chiare e si rifanno al decreto del Ministro dell'ambiente e tutela del territorio del 29 luglio 2004, n. 248, in relazione alla determinazione ed alla disciplina delle attivita' di recupero dei prodotti e beni di amianto e contenenti amianto, che devono essere adottati, ai sensi dell'art. 6, comma 4, della legge 27 marzo 1992, n. 257 ed in riferimento alle direttive 1999/31/CE, 2003/33/CE.

M.C.

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