FSI-CNI , più sicurezza nei Pronti Soccorsi Siciliani, incontro con la dirigenza dell’ ASP 3 di Catania
Continua la
battaglia del Sindacato FSI-CNI della Regione Sicilia, retto dal Coordinatore
Lillo Coniglio, da alcuni anni infatti il Coordinamento Nazionale Infermieri
sigla sindacale affiliata alla Federazione Sindacati Indipendenti si è intestato a tutti i livelli una giusta
causa sulle condizioni di stress lavorativo che attanaglia molti Pronti
Soccorsi Siciliani. Oggi 10 aprile 2015 è stata la volta dell’ASP 3 di Catania, Azienda Sanitaria comprendente un vasto
territorio, che si estende fino a Caltagirone e comprende anche i comuni di Bronte
,Acireale e Paternò. Presso la sede di via Canfora 91 erano presenti l’Ingegnere Natale Aiello, in rappresentanza del Direttore
Generale Ida Grossi, il Coordinatore Regionale FSI-CNI Lillo Coniglio ed il
Dirigente Sindacale FSI-CNI, RSU ASP 3 di Catania Maurizio Cirignotta. Dai
fatti che i Rappresentanti Sindacali hanno proposto ed in relazione anche alle
continue aggressioni avvenute contro il personale sanitario di Caltagirone e Paternò
si è rilevata l’attuale situazione di rischio e lo stesso dirigente ha dichiarato,
come da verbale, che tutto questo: "oltre a rappresentare un pericolo per
l’incolumità fisica dei lavoratori, può costituire per gli stessi fonte di
stress lavoro-correlato, così come rappresentato dal D.Lgs 81/80 e, pertanto,
ritenendo necessario l’adozione di provvedimenti atti all’eliminazione di tale
rischio, lo stesso provvederà a
trasmettere gli atti del presente incontro al Direttore Generale per il
proseguo di competenza”. Nell’ambito del sistema di sicurezza lavorativa si è
parlato anche di Rems (Residenze di Massima Sicurezza), strutture che andranno
a sostituire gli Ospedali Penitenziari Giudiziari, una delle quali sarà
operativa il prossimo mese nella frazione di Santo Pietro – Caltagirone. A tal
proposito - Lillo coniglio - ha posto l’attenzione del dirigente sulla
particolare tipologia di lavoro che i sanitari dovranno affrontare e sulla necessità di porre una Vigilanza
attiva H24 , nella struttura in corso di inaugurazione. A conclusione dell’incontro
- Maurizio Cirignotta – ha chiesto che la vigilanza attiva venisse inserita H24
al Pronto Soccorso di Caltagirone, Paternò e nelle atre realtà del territorio
ed ha fatto un escursus sull’ operato della Segreteria Regionale FSI-CNI in
questi anni : "in relazione, alla aggressioni ospedaliere e alla carenza
infermieristica – dice Cirignotta - e del personale delle 22 professioni
sanitarie, è da 4 anni che si lotta , il fenomeno delle aggressioni ospedaliere
è in aumento. Le denunce presentate alle 9 Procure Siciliane, alle Prefetture,
ai Sindaci, sulle aggressioni e sulla carenza di personale hanno voluto
sensibilizzare le istituzioni. Molte le condizioni che alimentano le aggressioni
in tal senso abbiamo prodotto - Continua Cirignotta - 3 interrogazioni
parlamentari alla Camera e al Senato ai Ministri Lorenzin e Alfano, a queste si
è aggiunta l’ audizione lo scorso mese presso la VI commissione regionale
sanità dell’ARS alla presenza dell’On. Di Giacomo, non ultimo incontro con il
Questore di Catania, che finalmente ha portato ad un chiaro risultato, siamo
riusciti a far raddoppiare la sorveglianza nel Pronto Soccorso dell'Ospedale
Vittorio Emanuele di Catania dove sono adesso operativi due vigilantes in più:
uno armato all'esterno e uno disarmato dentro, nel corridoio del Pronto
Soccorso“. Una speranza di sicurezza che deve svilupparsi a macchia d’olio in
tutta la Sicilia -ha detto infine il Coordinatore Regionale Lillo Coniglio.
MVC
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