Sicilia: “1800 euro !!”, per riqualificare le professioni sanitarie ausiliarie
Il Governo Regionale dopo la bufera della formazione in Sicilia
del Luglio scorso, sceglie, con la Gazzetta Ufficiale dell’Ottobre 2014 n°46,
di dare a tutti coloro che già si sono formati con vari enti di formazione, autorizzati
dalla stessa Regione Siciliana una validazione tutta regionalistica ai loro
titoli, chiedendo un obolo di 1800 euro per l’ulteriore qualificazione nel profilo
di OSS regionale e l’iscrizione ad un albo speciale. Un percorso che nasce dopo anni di buio legislativo di merito
sulla professione di OSS nella Regione Siciliana, che nel lontano 22 febbraio
2001 firmò l’accordo-stato regione che dettava: «Accordo tra il Ministro della
sanità, il Ministro per la solidarietà sociale e le regioni e province autonome
di Trento e di Bolzano, per l'individuazione della figura e del relativo
profilo professionale dell'operatore socio-sanitario e per la definizione
dell'ordinamento didattico dei corsi di formazione». Un profilo poi validato
con la Gazzetta Ufficiale n. 91 del 19 aprile 2001 e concretizzato in
molte regioni italiane attraverso una organizzazione formativa di riferimento
al testo iniziale e nel rispetto delle disposizioni di legge in materia (decreto-legge
12 novembre 2001, n. 402), recante disposizioni urgenti in materia di personale
sanitario, convertito, con modificazioni, dalla (legge 8 gennaio 2002, n. 1). Una norma che però
non dà chiarezza sui titoli nazionali di Oss già acquisiti da molti ragazzi Siciliani
in altre regioni e validi a livello nazionale.
La norma,infatti, fornisce in merito solo due righe all’art. lo 3 dove recita: “Per
l’inserimento nel suddetto albo di altri soggetti in possesso dell’attestato di
qualifica di Operatore socio sanitario si rimanda a successivo provvedimento”. Non
si capisce bene se per validare lo stesso titolo in Sicilia, già valido secondo
l’accordo stato-regioni del 22 febbraio 2001 a livello nazionale, occorra versare
ed integrare la cospicua cifra di 1800 euro ed integrare la formazione con 180
ore di teoria e 240 ore di tirocinio. Dubbi ed ombre su un sistema ,quello
siciliano legato alla formazione, che sembra continuare ad essere una macchina
che macina denaro a discapito dei malcapitati giovani.
Di Maurizio
Cirignotta
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