Secondo i dati forniti da Eurostat, la Sicilia, è tra le dieci regioni europee con il più alto tasso di disoccupazione giovanile,infatti il42,9% dei giovani siciliani ,cerca lavoro. Il rapporto è contenuto all’interno della situazione occupazionale delle regioni dell’Ue-25 dell’ufficio europeo di statistica. In ambito nazionale la Sicilia si attesta al 17,2 % con il maggior numero di disoccupati. Nella valutazione statistica di alcune città siciliane troviamo,Palermo che con il 19,2% di disoccupazione su 1.239.808 di residenti in provincia ,Siracusa con il 14,6% su 389.330 residenti nella provincia e Caltanissetta con il 19,2 % su 274.001 residenti in provincia. Dati allarmanti che colpiscono principalmente le classi d’età più giovani; con un maggiore livello culturale e di scolarizzazione. Un fenomeno dilagante che sembra essere anche dovuto alla diffusione di sentimenti di scoraggiamento e di finale progressione a sospendere le attività di ricerca di un lavoro. Forse tra le cause la mancanza di equità valutativa nelle varie selezioni per avere un lavoro e la dilagante idea comune che occorre avere sempre una spintarella politica , utile ad ottenere un risultato concreto. Altra causa da prendere in considerazione il lavoro nero ,mal pagato e privo di ogni possibilità di rivalsa contrattuale che allo stato attuale sembra essere il più a portata di mano per i giovani. Il titolo di studio inoltre non rappresenta secondo le statistiche dell’Istat un valore preferenziale, infatti fino al diploma superiore esiste una evidente equità in percentuale di disoccupati e un titolo di studio più elevato non è dunque garanzia di sicurezza occupazionale. Si salvano i Laureati che presentano tassi di disoccupazione ridotti (8% circa).La Sicilia infine sebbene Isola e con potenzialità notevoli nell’ambito della sua posizione logistica non è mai stata favorita dai vari governi che anno preferito incentrare il potere industriale e di forza lavoro al nord dell’Italia obbligando quindi i giovani ad emigrare. Le leggi nazionali,Treu del 24 giugno 1997, n.196,dettante le "Norme in materia di promozione dell'occupazione." e Biagi del 14 febbraio 2003, n. 30 "Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro" hanno ad oggi solo sfiorato il problema disoccupazione in Sicilia. Forse occorre un federalismo regionale incentrato sui bisogni del lavoro a livello locale ? Come colmare il divario dovuto alla mancanza di infrastrutture industriali rispetto alle regioni del Nord ?. Molte domande e poche risposte per molti giovani siciliani in cerca di lavoro ed ancora disoccupati al 31 Dicembre 2007.
Maurizio Cirignotta
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