Gela ,si rinnova la fede verso Maria s.s D’alemanna

Siamo a Gela , città del golfo che guarda il mediterraneo ,la cui popolosità conta circa 80.000 abitanti, ma che fonda la sua storia nei millenni che la videro città importante nel panorama greco- ellenico . Gelone il tiranno dell’epoca , oggi dà il nome alla città. Un caldo torrido che sfiora i 35° caratterizza la giornata dell’ 8 settembre 2013 festa della patrona Maria S.S D’Alemanna. La messa solenne svoltasi presso la sede decentrata del Rosario posta sul corso Vittorio Emanuele ,quest’anno scelta per lavori in corso presso la cattedrale, ha visto una grande moltitudine di fedeli e la partecipazione di tutte le autorità. Una giornata all’insegna della preghiera e del culto mariano che si estrinseca a Gela dietro una storia centenaria iniziata con il ritrovamento dell’icona di Maria d’Alemanna, avvenuto nel 1450 ad opera di un contadino. Un’icona che sembra provenire dalla stessa Gerusalemme. Una storia iniziata nel IX secolo quando Gela (Eraclea) era ancora sotto il dominio dei Saraceni e già si parlava di una piccola sede di culto pagano posta in area di campagna(Feudo Margi) . Una sede che nel 1199 fu elevata alla luce cristiana dai cavalieri teutonici, ordine infermieristico Alemanno proveniente dalle crociate. Un luogo santo dove fù eretta una piccola chiesetta nel 1190 da Papa Celestino III , che sotto l'adozione di Federico II, riuscì a Gela anche a creare un punto di ritrovo per gli ammalati , fregiando a memoria religiosa l'altare maggiore della piccola chiesa con una venerabile effige di Madonna con Bambino ,di classica natura bizantina, “Maria S.S dell'Alemanna”. Gli eventi e le guerre incalzanti del tempo obbligarono però i cavalieri teutonici a nascondere l'effige, intorno al XIV o al XV secolo. Sede del nascondiglio l'altare maggiore ad un metro di profondità ,per evitare la profanazione da parte dei pirati che in quell’epoca infestarono Gela. Ma il disegno divino legato era sicuramente divino visto che la sacra immagine ritornò alla luce nel 1450 quando il solco di un aratro urtando contro qualcosa di duro permise il ritrovamento dell’antica effige della Madonna. Una data fatidica che ancora oggi viene ricordata come miracolosa in quanto, fonte in quell’anno, di una protezione verso la città da un terremoto e dalla siccità in corso.
La fede verso la madonna ha negli anni nascosto molti miracoli che sono rimasti nel tempo nei cuori della gente. Della originaria chiesetta oggi non esiste nulla ma dai suoi ruderi è sto eretto un santuario edificato nel 1979 ad opera di un’associazione di cui il 15 settembre 2013 ricorre il 28° anniversario della sua apertura. La piccola chiesetta sede del ritrovamento dell’icona miracolosa ,oggi, risulta chiusa da alcuni anni. Il culmine della festa religiosa è stato rappresentato dall’uscita dell’icona della Madonna che quest’anno ha percorso molte strade della città tra cui la popolosa via Francesco Crispi dove molte persone hanno salutato la madonna con fuochi d’artificio. Bagno di folla per le strade della città ,dietro il simulacro di Maria, un segnale forte della grande devozione mariana dei Gelesi. I fuochi pirotecnici hanno concluso la festa di Maria SS d’Alemanna.

                                                                                                         Di Maurizio Cirignotta
 

Commenti

Cryptonite Ventures ha detto…
Great share thanks for posting

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