Ruberie Italiane e Fisco debole ?



Il fisco stellare del recupero crediti che lo stato propone si ferma davanti alla porta degli evasori e non riesce a recuperare molte delle tasse dovute. Una dato che mantiene l’inefficienza del sistema fiscale italiano che nei primi 8 mesi dell’anno è riuscito a controllare solo il 7,9% dei potenziali evasori,un calo rispetto alle verifiche del 2011 che si attestavano a 9,2%. I grandi evasori se la godono visto che solo il 2% di loro sono stati controllati sebbene questi contribuenti rappresentino il 64,9%  dell’evasione fiscale. Un ritmo incalzante che permetterà statisticamente di incontrare un ispettore del fisco solo ogni 12,6 anni. A fare i conti in tasca del fisco , "Antonella Di Benedetto" di Krls Network of Business Ethics, del centro studi e ricerche sociologiche che opera da anni per conto dell’Associazione Contribuenti Italiani. Dopo le grandi ruberie italiane perpetrate dal sistema partitico a tutti i livelli e dal substrato solidale che si permette anche dopo mesi di non dare alle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia i soldi raccolti con gli sms, si deve sopportare l’inefficienza del sistema fiscale. L'evasione fiscale in Italia è cresciuta del 15,3%, nei primi 8 mesi del 2012, al nord si raggiungono punte 15,9%.  Come paese Italia ci confermiamo ancora una volta al primo posto  in Europa, la nostra economia sommersa è  del 21%, il prodotto interno lordo è pari a 340 miliardi di euro l'anno. Il volume di imposte che viene sottratto all’erario è di 180,9 miliardi di euro l'anno ,conteggiando sia le imposte dirette che quelle indirette. Un'indagine trasparente condotta con l'elaborazione sia di dati ministeriali, di dati provenienti dalle banche centrali, dagli istituti di statistica e dalle Polizie tributarie dei singoli Stati europei. La nostra economia sommersa è  il doppio di quella della Francia e della Germania. Nella classifica delle economie sommerse, l'Italia è seguita dalla Grecia con il 20,8%, Romania con il 19,1%, Bulgaria con il 18,7%, Slovacchia con il 17,2% e Cipro con il 17,1%. Dati che ci riconducono al cuore del sistema che deve necessariamente essere rinnovato attraverso una responsabilizzazione del cittadino e l’immissione di leggi sull’evasione molto rigide che configurano il danno penale contro lo stato.

                                                                                             Di Maurizio Cirignotta


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