CDM , al via le liberalizzazioni


Come da scaletta il CDM ha dato l’OK al pacchetto liberalizzazioni che dovranno rendere più snello e concorrenziale l’attività di alcuni settori. Riguardo le attività commerciali si introduce il concetto di “Saldi Elastici” che potranno essere effettuati anche al di fuori dei normali periodi stagionali,la variazione rispetto alla bozza iniziale è,quindi, la completa liberalizzazione senza comunicazione all’amministrazione non c’è. La norma si trasforma in "semplificazione e liberalizzazione di alcune modalità di promozione". Le Farmacie aumentano di numero,previsto un incremento di 5000 punti che potranno nascere anche nell’ambito di un nucleo abitativo di 3000 abitanti con la possibilità di incremento di presenza per ulteriori 500 abitanti. Stretta sull’erogazione dei farmaci di fascia c alle parafarmacie specie per quelli con obbligo di ricetta. Il nodo prezzo Carburanti viene legato ad una maggiore concorrenza si taglia infatti il cordone ombelicale con le compagnie petrolifere ed i gestori potranno acquistare senza vincolo di marca per il 50% del prodotto erogato. Le aree dei benzinai potranno inoltre vendere giornali,tabacchi,cibo ed altro. Tutti potranno aprire impianti self service specie quelli fuori città. Le assicurazioni auto cambiano modo di stipula, l’agente esclusivo deve fornire al cliente 3 preventivi di compagnie non affiliate al monomandatario. Sconti per i clienti che accetteranno di istallare una scatola nera nel veicolo. Stretta sui falsi incidenti e sulle frodi risarcitorie. I professionisti perdono nel loro codice deontologico la parola “tariffa” sono abrogate anche dal codice civile,infatti,non esisteranno tariffe minime e massime. Obbligo di fornire al cliente un preventivo. I taxi avranno nuove regole riguardo la territorialità operativa,mantengono la licenza esclusiva. Tempi di lavoro più flessibile e forse nuove soluzioni per i clienti. Le tariffe autostradali non aumenteranno per le vecchie concessioni, le nuove verranno stabilite dall’autorità della rete e non come avviene oggi da Anas e ministeri competenti. Stop alla privatizzazione della rete ferroviaria, per ora resta alle FS, il programma futuro prevede il vaglio di un chiaro sistema di concorrenza che dovrà essere deciso dall’autorità della rete. Si chiudono almeno per ora le porte al sistema ferroviario regionale in concessione.

Di Maurizio Cirignotta

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