Governo Berlusconi , Fiducia n° 51

Pur a colpi di fiducia il governo Berlusconi và avanti, all’orizzonte la definizione della legge di stabilità economica finanziaria. Una maggioranza risicata di 316 voti su 629 deputati dà ossigeno al boccheggiante presidente Berlusconi che alcuni giorni fa aveva già visto avvicinare il fantasma delle elezioni anticipate. Opposizione indignata diserta l’aula nella prima tornata ma poi entra in aula e dà inizio ad un battibecco con i Radicali. Le assenze dei giorni scorsi,infatti,non sono state condivise dagli amici Radicali che in aula hanno ribadito il rispetto delle istituzioni,ma nello stesso tempo hanno incrementato il numero legale dei deputati. La vera sponda di Berlusconi sono i leghisti che dietro le quinte mugugnano: “se si và al voto il 14 aprile ,và bene”. Molte le defezioni nella maggioranza che si possono quantificare in una decina di deputati di cui uno in carcere, Alfonso Papa. All’esterno di palazzo madama un avamposto degli Indignati che domani manifesterà in massa con slogan e uova all’indirizzo delle scelte di governo. Un vero teatrino della politica che gioca alla spalle di un’Italia oggi in affanno di fronte al debito pubblico ed alle vessazioni dell’Europa che sentenzia: “I paesi in deficit devono fare la loro parte, per non fare affondare tutti” dietro le quinte c’è proprio l’Italia che oggi non si può permettere anche una condizione di instabilità politica

                                                                                                                           Di Maurizio Cirignotta

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