Gela, tra ex voto e fede, la festa della madonna delle Grazie


E’ il 2 luglio, a Gela ,quando un momento di fede riesce a fermare la città. Una ricorrenza ,quella,della madonna delle Grazie che si incarna nei secoli attraverso la richiesta “Da’ Grazia” e l’offerta alla madonna dei Bambini che davanti alla sua statua vengono spogliati come segno di grazia ricevuta ma anche di protezione verso il malvagio. Un fiume di fedeli che fin dalla prima mattina del 2 luglio si accalcano nel convento dei cappuccini Minori di Gela, dove si venera la madonna. Durante la processione che si interseca per tutta la città gli ex voto, per grazia ricevuta, immolano il loro sacrificio camminando scalzi per tutto il percorso con in mano “U Ceru”. Tradizioni popolari che si intersecano in una Sicilia che non dimentica la sua storia e le sue origini. Una giornata di festa che si addobba di luci che arricchiscono il corso principale,un’insieme di colori che vanno dal rosso al giallo e che si destreggiano in un corollario di fuochi d’artificio che iniziano già dalla mattinata con i botti di mezzogiorno per finire dopo la mezzanotte ,al rientro del simulacro della madonna,con i giochi pirotecnici a mare. Una ricorrenza che attira in città anche tanti emigrati gelesi sparsi nel mondo che nel ricordo dei tempi che furono possono rivivere una ricorrenza che non è stata mai intaccata dal tempo.

Di Maurizio Cirignotta

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