Gela,acqua color “petrolio” dai rubinetti di alcune abitazioni


Ancora una volta la rete idrica e fognaria della città di Gela,manifesta la sua vetustà ed allarma i cittadini che continuano ad avere paura per la loro salute. Il fatto accaduto per l’ennesima volta in via risorgimento quando giorno nove del mese di febbraio 2011 in alcune abitazioni nei pressi del quartiere san. Giacomo ed in particolare al numero civico 170 alcuni cittadini si sono visti sgorgare dai rubinetti acqua color “petrolio”. Urla e paura si sono approcciati alla vista di acqua di colore nero maleodorante da parte del sig, A.F. che si trovava in quell’istante all’interno della doccia,non era “petrolio” ma forse un frammisto tra liquami fognari ed acqua. I cittadini hanno subito informato il Sindaco e la società di gestione della rete idrica pubblica, Caltaqua, che è prontamente intervenuta il 10 di Febbraio senza però risolvere radicalmente il problema. Alla data odierna ,infatti, l’allarme permane e molti parlano di reali danni alla salute. Certamente una esacerbazione del problema che però si basa su tante verità che si nascondono dietro la rete idrica e fognaria del quartiere san giacomo ,sembra infatti che la rete idrica rinnovata di recente si accomuni ad una rete fognaria fatiscente e vecchia di 50 anni che forse denota perdite non facilmente identificabili. Dietro l’acqua inquinata sono comunque molte le storie e le lamentele che negli anni si sono ripercorse e lo stesso sig. A.F. parla di una reale paura per la salute “io” dice il sig. A.F. “ ho pagato personalmente il grave stato di inquinamento ambientale che negli anni ha colpito Gela, la mia storia inizia con la nascita di due figli malformati di cui uno è già morto per un idrocefalo circa un’anno fà, mentre la mia seconda figlia è nata con una grave palatoschisi , il mio terzo figlio di 8 anni invece è perfettamente normale” tutti i medici - continua - A.F.” a cui mi sono rivolto fanno risalire le malformazioni al grave stato di inquinamento,ma ancora oggi nessuno ha saputo dare reali risposte “. A Gela alcuni studi statistici sembrano comunque ammettere che tra il 2006 ed il 2007 ci siano stati circa 900 casi di palatoschisi a cui si assommano decine di aborti terapeuti effettuati fuori dalle mura cittadine. Inquinamento e salute, quindi, sembra essere a detta di molti cittadini un reale connubio creato dal sistema globale che è riuscito ad inserirsi in alcuni casi anche nella catena alimentare come si è visto nell’ambito dello studio Sebiomag che ha denotato una notevole incidenza di arsenico nel sangue dei cittadini Gelesi. Esiste ,quindi,il connubio tra inquinamento e salute a Gela? Molte morti bianche ancora aspettano delle risposte.

Di Maurizio Cirignotta

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