Gela,falsi poveri con cellulare e televisori al plasma


Attacco alle istituzioni da parte di molti falsi poveri di Gela che non hanno accettato il contributo una tantum di 400 euro che l’amministrazione comunale ha erogato in riferimento alle domande presentate. Cadono le vecchie abitudini basate sulla concessione di bonus di 1500 euro a persone che fondamentalmente erano dei falsi poveri. Il tutto,infatti, avveniva senza nessun controllo crociato con il codice fiscale e l’amministrazione finanziaria o attraverso visite mirate dei servizi sociali . I veri poveri, invece, altro risvolto della medaglia non si sono mai lamentati ed alcuni vivono ancora oggi dormendo nelle auto o senza energia elettrica.. Un momento di riflessione che riconduce ad altre prese di posizioni già in uso in altri territori che hanno avuto la forza di contrastare il substrato mafioso che si nasconde dietro le false povertà. Forse territori diversi ma con problemi simili legati comunque ad un patto di stabilità ed ai tagli agli enti locali voluti dal governo. Tra gli esempi che potrebbero essere presi a confronto quello del sindaco di Nuraminis (Cagliari) Stefano Anni che con un’ordinanza schok ha dichiarato guerra ai falsi poveri,alla base dell’ordinanza il possesso di una serie di beni considerati di lusso. Tra questi sono stati annoverati -dallo stesso sindaco- il cellulare di ultima generazione,l’aria condizionata ed il televisore al plasma .Chi possiede a Nuraminis questi beni , considerati di lusso, non avrà più diritto ad avere sussidi di povertà . A Gela invece si continuerà a dare contributi a pioggia anche ai falsi poveri?.

Di Maurizio Cirignotta

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