Cocaina, un pista di bianca e momentanea euforia


La chiamano la droga del secolo ,ma in realtà le sue origini sono molto lontane e vedono i suoi albori nelle antiche popolazioni indios del Sudamerica che masticavano le foglie di cocaina come energetico contro la fatica. Tempi e modi d’uso diversi che nella nostra società consumistica si sono trasformati in uso ed abuso. Il consumo della sostanza oggi raggiunge livelli esponenziali e i drug-store sono sempre in aumento. Alcuni dati provenienti dall’Osservatorio Europeo delle droghe e delle tossicodipendenze relativi al 2010 ci danno un quadro importante sulla situazione italiana nel contesto europeo. Nella totalità in europa sono circa 14 milioni i consumatori di cocaina e l’età media è di 32 anni con punte significative anche all’età di 15 anni. Consumatori abituali sono persone integrate nella società che la sniffano e consumatori emarginati che invece la assumono per via parenterale o la usano come cocaina crack assieme ad altre sostanze. Crescente invece la mortalità legata all’uso d cocaina che ha raggiunto nel 2008 i 1000 casi e molte volte è collegata ad un uso inadeguato in soggetti con problemi cardiovascolari. Tra le cause predisponenti che sembrano incidere sulla problematica troviamo molte volte quelle legate al processo di recessione che stà interessando l’europa e che prevede una perdita nel periodo 2009-10 di circa 8,5 milioni di posti di lavoro con un tasso di disoccupazione globale dell’11%. Il sistema di controllo invece viene sancito dal trattato di Lisbona entrato in vigore il 1° dicembre 2009 e destinato a dare uno strumento importante in materia di droghe . Tra gli articoli che danno una dimensione trans frontaliera l’86 e l’83 che sancisce le sanzioni penali. Un’alto tasso di tossicomania da cocaina si trova in carcere dove viene stimata una popolazione che oscilla tra il 10% ed il 30% del totale. Il mercato mondiale che conta circa 243 miliardi di euro di pil rappresenta oggi la ventunesima potenza mondiale. I mercanti di polvere bianca sono in continua evoluzione e combattono ogni giorno per affinare le varie tecniche di esportazione che oggi permettono di mescolare la coca con cera d’api,fertilizzati e tessuti. La cocaina oggi non rappresenta più la droga dei ricchi perché il calo dei prezzi è stato esponenziale ed ai bagarini si riesce a trovare anche a 30 euro al grammo. “Le palline” ,così vengono chiamate dai consumatori abituali sono alla portata di tutti e possono essere acquistate nei posti più disparati, molti infatti sono i puscher che svolgono la doppia attività di spacciatori e utilizzatori. Il carcere svolge molte volte un’azione curativa e disintossicante ma come si può notare dai dati ODTE vede in molti paesi il 12% di consumatori anche all’interno degli istituti di pena e specie nell’ultimo periodo di detenzione. Tra gli effetti micidiali per colui che riesce ad uscire dal tunnel della droga “il Gruppo”, amici, parenti e molte volte anche familiari che riconducono per mano il malcapitato nella devianza tossicomane con ricadute letali. Si assume cocaina per avere una momentanea euforia,ma poi il nulla ,anche l’attività sessuale viene repressa irrimediabilmente dopo qualche minuto. Tra gi esami di laboratorio che ne possono identificare l’uso il drug-test fatto sulle urine ed in alcuni casi anche dopo mesi dall’assunzione l’esame tricotossicologico. Tra i benefici di legge che possono essere rivendicati durante il periodo di detenzione in carcere,il certificato di tossicodipendenza, che in taluni casi permette al detenuto di passare il fine pena in una comunità riabilitativa e d’inserimento sociale.

Maurizio Cirignotta

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