Aumentano in Italia i poveri con beni di lusso


Continua in Italia l’ascesa dei falsi nullatenenti che posseggono beni di lusso e non dichiarano al fisco l’effettivo guadagno.A comunicarlo l’associazione dei contribuenti italiani che attraverso lo sportello del contribuente ha monitorato il problema notando che il 64% degli yachts presenti nel territorio della penisola sono intestati a soggetti nullatenenti. La curva che nel 2010 si è potuta osservare è in crescita del 5 %. La nota di demerito è stata discussa al simposio internazionale che si è tenuto a Capri dove nei giorni scorsi si sono riunite tutte le principali associazioni di contribuenti dei paesi europei. Un quadro quello dei contribuenti italiani che vede nel 50 % un reddito annuo di circa ed un reddito di 20000 nel 33% solo l’1% dichiara 100 mila euro mentre lo 0,2 % supera i 200 mila euro. Una fotografia che però risulta contrastante con la grande maggioranza di ricchi nullatenenti e poveri possidenti che sono riusciti a spendere la quasi totalità dei loro averi in beni di lusso quali auto di grossa cilindrata,yachts ,gioielli,oggetti d’arte ed altro, contro ogni previsione e l’introduzione del redditometro da parte del fisco. Il fenomeno ci porta ancora una volta a fare delle considerazioni di rito legate al fatto che forse sono sempre i soliti fessi a pagare le tasse. Forse le misure di contrapposizione all’evasione fiscale sono troppo blande e occorrerebbe creare una vera Tax force locale diretta dalle prefetture in collaborazione con le forze dell’ordine e con monitoraggi provinciali e comunali ad azione ristretta di tutti i falsi contribuenti.

Maurizio Cirignotta

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