ACQUA, “BENE MONDIALE”


Quello che oggi viene considerato un business per le varie multinazionali, “L’Acqua” ,in realtà da secoli è la fonte
gratuita per la vita dell’uomo che fa parte integrante del suo corpo e ne costituisce circa il 60% ”. Una storia lunghissima e millenaria che oggi viene distrutta da interessi miliardari che vedono coinvolti stati e grandi imprese.
Le persone che hanno accesso all’acqua potabile ,secondo uno studio di Solidarieta' e Cooperazione Cipsi, oggi sono solo 1,6 miliardi mentre invece le persone al mondo che non hanno accesso all'acqua potabile sono 2,6 miliardi e molti non hanno accesso ai servizi igienico sanitari di base, mentre sono 5 milioni le persone che muoiono ogni anno per malattie legate all'acqua e 1,8 milioni di bambini muoiono ogni anno per malattie connesse invece alla mancanza di acqua potabile, circa 4.900 bambini al giorno. Tutto questo fa parte di un vero processo di distruzione di massa sibillino e con sfaccettature molte volte anche legali. Uno scenario che visto nella sua globalità ribadisce con forza il concetto dell’acqua come diritto alla vita. Le popolazioni mondiali si differenziano per culture,ricchezza,ma anche per la dilagante povertà che stà proprio alla base di un sistema dimenticato che cambia tragicamente da nord al sud del mondo. Il 12% della popolazione mondiale usa l'85% dell'acqua con differenze enormi per quanto riguarda il consumo procapite, un cittadino degli Stati Uniti riesce ad usare al giorno 425 litri di acqua,un Italiano invece 237,un Francese 150 litri mentre in Madagascar non si superano i 10 litri. Puntualizzando che per l’OMS il minimo indispensabile per la vita è di 40 litri possiamo renderci conto della grande discrepanza tra diritti dei popoli. Oggi all’acqua possiamo dare un appellativo importante quello di “oro bianco in contrapposizione all’oramai obsoleto “Oro Nero” rappresentante il petrolio. Una base su cui incentrare le nuove Guerre del pianeta basate principalmente sulla corsa al controllo di bacini e di sorgenti di acqua dolce. Puntando il focus sull’ Europa si considera un fattore importante che il 16% della popolazione europea non ha accesso all'acqua potabile e Secondo l'Eurobarometro il 68% dei cittadini europei pensa che la qualita' dell'acqua nei loro paesi sia un problema grave, per il 37% degli europei la qualita' nel proprio paese e' peggiorata negli ultimi 5 anni. Forse tutto questo è il risultato di una privatizzazione selvaggia dell’acqua ? Non possiamo dirlo chiaramente ma sicuramente oggi stiamo pagando le conseguenze di un sistema di gestione dell’acqua politicizzato, poco partecipato e per nulla trasparente. Non ci resta che buttarci nella solidarietà a favore di “Libera Acqua” per consentire, attraverso un sms al 45593, l'accesso all'acqua potabile ed alla tutela sanitaria e ambientale a oltre 400 mila persone di 15 paesi di tre continenti diversi, Africa, America latina e Asia evitando così la strage dei 4900 bambini che muoiono ogni giorno per la mancanza di acqua potabile.
Maurizio Cirignotta

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