Gela: Piano regolatore Generale. Manfria alla deriva.


Come succede da sempre “Manfria” non potrà anche questa volta riorganizzare la propria configurazione urbanistica e dare finalmente un'aspetto gradevole alla frazione. Il piano regolatore generale oggi al vaglio del consiglio comunale non prevede, almeno alla data odierna, strumenti utili per uno sviluppo adeguato alle esigenze del suo vasto territorio. L'area di Manfria che ricade nella zona C3 ,applica ancora oggi la regola del lotto minimo per l'edificabilità ,in parole povere occorrono circa 1500 metri quadrati di terreno per edificare 100 metri quadrati di immobile. Una condizione che nel tempo ha solo favorito l'abusivismo senza regole e selvaggio in piena linea con l'attuale urbanizzazione della città di Gela. Nessuno ha pensato di applicare le leggi regionali vigenti e proporre come avvenuto in altre città della Sicilia(Caltagirone) una modifica all'ampiezza del lotto minimo, utile, per poter edificare con la massima tranquillità nelle aree C3(vale a dire le aree periferiche a ridosso della città)che possono,volendo, usufruire di una modifica del piano regolatore generale portando il lotto minimo di edificabilità a 700 metri quadrati. Una condizione favorevole per permettere a molti proprietari di potere edificare un'immobile di 120 metri quadrati in soli 700 metri quadrati di terra disponibile. Un provvedimento che sicuramente potrebbe favorire l'edilizia privata con la costruzione di immobili meglio armonizzati con il territorio e certamente più confacente ad una zona periferica come “Manfria”,valorizzando così il territorio e rendendo possibile un'edilizia più a misura d'uomo.

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