Petizione Popolare contro la chiusura dell'Azienda Ospedaliera di Gela

MOVIMENTO POLO ONCOLOGICO GELA - PROGETTO PROVINCIA e ASSOCIAZIONE CITTADINI ATTIVI



PETIZIONE POPOLARE

SECONDO QUANTO PRESCRITTO DALL'ART.LO 50 DELLA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA E SECONDO L'ART.LO 44 DELLA CARTA DI DIRITTI FONDAMENTALI DELL'UNIONE EUROPEA

NO!! ALLA CHIUSURA DELL'AZIENDA OSPEDALIERA VITTORIO EMANUELE DI GELA

Al Presidente della Repubblica
Al Presidente della Commissione
per i diritti umani U.E
Al Presidente del
Consiglio dei Ministri
Al Presidente della
Corte Costituzionale
Al Ministro della Salute
Al Presidente della Regione Siciliana
All’Assessore Regionale alla Sanità
Al Presidente dell'Assemblea
Regionale Siciliana
Ai Sigg. Sindaci dei Comuni di Gela,
Niscemi, Butera,Mazzarino, Riesi,
Piazza Armerina,Licata.....

I sottoscritti cittadini: esprimono la loro più decisa contrarietà alla decisione della Regione Siciliana di operare nell'ambito del piano di rientro 2007-2009 , chiudendo la Competenza Aziendale del locale nosocomio ”Il Vittorio Emanuele II di Gela” .Una realtà sanitaria che nell'ambito della Provincia di Caltanissetta opera nel territorio a Sud della Provincia e ad una distanza di circa 80 km dall'altra Azienda Ospedaliera “S.Elia” di Caltanissetta.

Vista: la Situazione Strategica resa principe dalla Valenza Industriale del Territorio di Gela che necessita di una struttura sanitaria ad alta specializzazione che possa controbattere il grande impatto sanitario relativo ad eventuale catastrofi industriali.

Considerato: che Gela è la 6^ città della Sicilia per popolosità che con i suoi 77000 abitanti ,Gela, ricade in una posizione geografica strategica che comprende nell’ambito di circa 30 km i comuni di Niscemi e di Butera ecc coprendo un'utenza di circa 200.000 abitanti.

Considerato che Gela e’ stata classificata zona ad alto impatto ambientale come rilevasi dal D.P.R del 17 Gennaio 1995 riguardante l’approvazione del”Piano di disinquinamento per il risanamento del territorio della provincia di Caltanissetta-Sicilia Orientale”non che’ dell’allegato B del D.M. 18 settembre 2001 ,n.468 (G.U. n°13 del 16-01-2002).

Vista la legge regionale del 06/02/2006 n°10 che all’art.1,comma 3,stabilisce che l’Assessorato Reg.le per la Sanita’,nell’ambito della programmazione e dell’organizzazione del nuovo Piano Sanitario Regionale ,puo’ autorizzare l’attivazione di nuove unita’ operative complesse ad elevata assistenza ricomprese nell’allegato A”Alta specialita’” come da decreto del 27 maggio 2003 “piano di rimodulazione della rete ospedaliera” oltre che’ nuove unita’ operative complesse in discipline oncologiche nei presidi ospedalieri o nelle aziende ricadenti nelle zone classificate ad alto rischio ambientale”.

Visti i possibili effetti sulla salute derivanti da esposizioni ambientali dei residenti nei comuni con grandi insediamenti industriali effettuata dal Dipartimento osservatorio epidemiologico della Regione Siciliana - in collaborazione con l'E.S.A Epidemiologia Sviluppo Ambiente e con l'ASL ROMA/E «Stato di salute della popolazione residente nelle aree ad elevato rischio ambientale e nei siti di interesse nazionale della Sicilia - Analisi della mortalità (aa 1995-2000) e dei ricoveri ospedalieri (aa 2001-2003)» si è valutato il quadro di mortalità (1995-2000) e di morbosità (2001-2003) della popolazione residente nelle aree siciliane dichiarate dalla legislazione nazionale e regionale «aree ad elevato rischio di crisi ambientale», tra le quali rientra l'area industriale di Gela, mediante appositi parametri tecnico-statistici rispetto alla popolazione residente nei comuni limitrofi scelti come riferimento; lo studio citato ha evidenziato che nell'area di Gela vi sarebbe «un eccesso di patologie tumorali sia negli uomini che nelle donne; che si registra in particolare un aumento dei tumori dello stomaco, del colon retto, della laringe, dei bronchi e polmoni, della vescica e dei linfomi non-Hodgkin; un eccesso di ricoveri per le malattie cardiovascolari, per le malattie respiratorie e in particolare per le malattie respiratorie acute, per le malattie polmonari croniche, per l'asma bronchiale e per l'asma nei bambini». Contestualmente lo studio ha rilevato un eccesso di ricoveri negli uomini per la pneumoconiosi e nelle donne per le malattie del rene. Va evidenziato, altresì, che a Gela sono migliaia i casi di malformazioni congenite; tale studio ha riportato che «è verosimile che gli eccessi di mortalità e morbosità osservati nelle aree di Augusta-Priolo, Gela e Milazzo siano attribuibili ad esposizioni professionali ed ambientali legate ai numerosi impianti industriali ed al conseguente inquinamento delle matrici ambientali»come indicato dalla risoluzione N. 8-00023 della XII commissione della camera dei deputati del parlamento Italiano.

Considerato: che Gela negli anni ha subito una mancata tutela dell'art.lo 32 della costituzione attraverso una riforma del servizio sanitario che ha delegittimato il suo territorio, in attuazione dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale con un impegno di risorse finanziarie atte ad assicurare l'effettiva garanzia ed attuazione a tale diritto nella valenza individuale e sociale dell'uomo”Gela” come centro dei bisogni sanitari. Provocando in tal senso una distorsione interpretrativa dell’art. 32 cost. che prevede “un interesse della collettività” nella tutela della salute individuale.

Vista: La convenzione di Oviedo a protezione dei diritti dell'uomo e della dignità di essere umano nei confronti delle applicazioni della biologia e della medicina che all' art.lo 3 tiene in considerazione i bisogni della salute e delle risorse disponibili, attraverso le misure appropriate atte ad assicurare, ciascuna nella propria sfera di giurisdizione, un accesso equo a cure della salute di qualità appropriata.

Chiedono
Il mantenimento ed il potenziamento dell'Azienda Ospedaliera Vittorio Emanuele III di Gela in termini di 2^ realtà territoriale a Sud della provincia di Caltanissetta come salvaguardia di un diritto alla salute in riferimento alla popolosità del territorio ed in riferimento ai bisogni della popolazione.

Firma la Petizione.

Istruzioni :1) Scaricare il modulo firme in formato pdf 2) Firmare il foglio firme con i dati indicati 3)Importante indicare la città di residenza 4) Spedire in busta chiusa al seguente indirizzo : Movimento Polo Oncologico di Gela -via s. maria degli angeli,10-loc.Manfria-93012 Gela.

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