Manifestazione di sensibilizzazione Martedì 30 Settembre 2008 presso Assessorato alla Sanità.

In riferimento alle molteplici richieste di incontro fatte alla sua persona dal movimento Polo Oncologico di Gela che alla data odierna sembrano essere state infruttuose, il sottoscritto Maurizio Cirignotta in qualità di Presidente del Movimento Polo Oncologico ,in relazione anche ai bisogni urgenti che gli stessi malati hanno prodotto attraverso una petizione di 5000 firme presentata in copia a codesto assessorato in data 29 aprile 2008 di cui al prot. N° 1131, mi trovo costretto a manifestare in catene giorno 30 settembre 2008 davanti il vostro assessorato. Purtroppo in tal senso, con pieno rammarico verso le politiche sanitarie regionali ripercorse negli anni precedenti , ritengo opportuno ribadire che ad oggi è inammissibile che una città qual'è Gela di 73000 abitanti con circa 2500 malati oncologici , debba ruotare dietro un servizio di Oncologia Medica operativo presso il locale nosocomio solo in regime di Day Hospital dalle ore 8.00 alle ore 14.00. Ricordo nello specifico alla S.V anche la valenza della Convenzione di Oviedo del 1997 sottoscritta da molti paesi Europei per la protezione dei Diritti dell’Uomo e della dignità dell’essere umano nei confronti dell’applicazioni della biologia e della medicina che all'art.lo 3 recita: “I cittadini hanno un Accesso equo alle cure sanitarie e le Parti prendono, tenuto conto dei bisogni della salute e delle risorse disponibili, le misure appropriate in vista di assicurare, ciascuna nella propria sfera di giurisdizione, un accesso equo a cure della salute di qualità appropriata”. I molteplici dati rilevati dai consulenti della Procura della Repubblica di Gela da cui è emerso che tra il 1990 e il 2002 a Gela sono stati registrati ben 398 casi (su 10.000) di persone con anomalie al sistema nervoso, cardiovascolare, urinario e digerente e ai tegumenti: circa il doppio rispetto a quelli registrati a livello nazionale (205 su 10.000). E da meno le anomalie cromosomiche: 50 e 60% in più rispetto al resto della Sicilia e del paese avvalorano sicuramente la scelta dell’OMS di annoverare Gela tra i 32 Comuni italiani a maggior rischio di impatto ambientale con una correlazione tra i dati di mortalità per tumore e di prevalenza di malformazioni congenite nei nati. Ma non difendono certo le scelte del Governo regionale verso la nostra città che hanno ridotto al lumicino l'Oncologia Medica oggi sotto organico e praticamente insufficente verso i bisogni dei malati oncologici di Gela.
Con Osservanza.

Maurizio Cirignotta

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